Romamania: basta con questo perbenismo, come si fa a togliere Mou dalla sfida con la 'sua' Inter?
Che poi è un po' come se il leone promettesse alle gazzelle di mangiare semolino per tutta la vita. Detto questo, io mi chiedo e chiedo per quale motivo il calcio sia diventato così eccessivo nel proteggersi da qualsiasi forma di spettacolo che non sia decisa su carta da sponsor e tv. Mou è spettacolo e ha ragione quando dice che con quelle reazioni non ha offeso nessuno. Sfottuto magari, ma offeso cosa? L'adrenalina che scorre tra le due panchine, ovviamente senza offese, risvolti violenti o eccessi, deve essere parte dello show. Provate a pensare al football americano e quello che si dicono giocatori e allenatori in campo senza che arrivino squadroni del cartellino a cacciare questo o quello.
Non se ne può più di questo perbenismo da rettangolo verde. Lasciamo pure che gli allenatori si stuzzichino, che prendano parte allo spettacolo mettendoci del loro, se poi vanno in eccesso, ok, cacciamoli pure. Se avesse insultato Palladino capirei. Se gli avesse detto parolacce o altre cosette del genere me ne starei muto e serenamente tranquillo. Ma arrivare a togliere Mou dalla panchina, dalla grande sfida di San Siro e, soprattutto, dal suo gloriosissimo passato interista, beh, lo trovo veramente triste. Si dirà: poteva starsene buono e zitto e si sarebbe ritrovato a bordo campo a Milano.
Sì va bene, pensa che bello spettacolo Mou per 90 minuti più in versione agnellino e placidamente seduto in panchina. Ma dai. Ho visto Il Cholo Simeone fare di tutto e non una volta sola, giusto per fare un esempio, senza cartellini rossi a svolazzar per l'aere. Perchè evidentemente in Spagna sono più furbi e moderni di noi. Perchè in Spagna magari sanno come valorizzare il vero personaggio. Qui invece li combattiamo, pretendiamo di ridurli in catene comportamentali. Lo so, non sono allineato con il politically correct del pallone.
Non sono uno che se ne sta lì a bearsi con la sbadigliante logorrea dei santoni del pallone – ahime ormai tutti ex calciatori o allenatori il 90% dei quali di un banale che non ti dico – né un seguace del dilettaleottismo. A me piace il calcio tosto. Quello nel quale uno come Mou può battibeccare con il dirimpettaio per poi invitarlo a bere qualcosa appena sbollita l'adrenalina, per fare pace e parlare di tattica.