'Come può uno scoglio arginare il mare?', si chiedevano Mogol e Battisti. Nello stesso modo in cui una pioggia ottobrina rinvia la conferenza stampa di Franco Baldini. Roma rapisce i suoi figli inghiottendoli nell'acqua gelida. Un liquido grigio si specchia sull'asfalto e blocca tutto. Baldini si ripresenterà ai suoi tifosi domani. Ieri ha vissuto la sua 'seconda' prima giornata da dirigente giallorosso.

Il secondo tempo di una storia impossibile da terminare sei anni fa, in quel marzo del 2005. 'Dimenticatemi', diceva. Era solo un consulente di mercato, replicava stigmatizzando l'ex dirigenza. Ora è tornato, e ha scoperto una Trigoria diversa. Diversi gli uffici, le facce, la voglia di far calcio. Uguale soltanto il capitano. Francesco Totti.

Un sorriso, un abbraccio. Tra campioni basta poco per capirsi. Un sorriso magico che ha colpito Daniele De Rossi. 'Tu rimani per forza', gli ha detto. Gli occhi brillano. Uno spiraglio di sole, prima della tempesta odierna, soltanto climatica. Presto tra i due una stretta di mano. Quella definitiva. Perchè Baldini gli scogli li supera. Altri li evitavano.