Romamania:| Se si gioca sempre così...
E' tornata la vera Roma. Una partita senza imprevisti, senza magie, senza colpi di fortuna. Finisce in parità contro il Brescia, e non può essere altrimenti. Sebbene in palio ci sia il secondo posto e l'avvicinamento al Milan, i giallorossi giocano svogliati, sempre secondi sulla palla, deconcentrati. Lo schema è sempre lo stesso e non cambia mai: palla avanti e sperare che qualcosa accada. Ranieri, per aver più aggressività in attacco, decide di inserire Menez nella ripresa, ma dopo il vantaggio dimentica di togliere Borriello per riequilibrare lo schieramento. La squadra, allora si divide in due tronconi ed un'amnesia di Riise permette ad Eder di siglare il pareggio.
La Roma a quel punto si spinge in attacco senza alcuna logica ed ai difensori del Brescia non gli pare vero. Compito facile facile: stop e palla in avanti in attesa che 'i nostri' gliela riconsegnino: come quando i cani riportano l'osso ai padroni. Il poco cinismo e determinazione mostrato dalla Roma contro 'le piccole', è tuttavia un difetto vecchio. Ma se nell'era spallettiana si trattavano di veri e propri 'black-out' in contesti di stagione esaltanti sul piano del gioco, questa di Ranieri scende in campo sempre allo stesso modo.
Quarantacinque minuti sotto ritmo, secondo tempo alla riscossa ma senza alcuna idea. Dalla serie: arrocchiamoci e sparpagliamoci. Ultimamente stava pure andando bene: due successi in Coppa Italia, tre punti contro il Cesena e Cagliari, tanto da ricandidarsi alla vittoria scudetto. Per ottenere il tricolore, tuttavia, serve una società ed una squadra solida. Questa invece è in stato di sublimazione ed il processo di deposizione dovrà partire assolutamente con un nuovo allenatore.