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    Romamania: anche quest'anno, si vince l'anno prossimo

    Romamania: anche quest'anno, si vince l'anno prossimo

    • Francesca Schito
    Il pareggio con l'Atalanta sancisce l'ultimo verdetto della stagione romanista. Anche il campionato è andato, anche in questa stagione la Roma è rimasta a secco di trofei. Una costante della società americana che, nei sei anni di gestione, ha mirato soprattutto a garantirsi un secondo posto in campionato valido per la qualificazione diretta alla Champions League, quindi la garanzia degli introiti economici che la massima competizione europea assicura

    Da Boston l'obiettivo prioritario rimane quello - e De Rossi e compagni devono ben guardarsi dalla rincorsa del Napoli, ormai a un passo -, con il secondo posto in tasca, tutto sommato, la stagione sarebbe sufficiente. Sufficiente per i tifosi contabili, per i tifosi commercialisti, ma non per chi vuol vedere questa squadra vincere un trofeo. 

    Alla luce di quelli che sono i quarti di finale di Europa League, gli uomini di Spalletti devono mangiarsi le mani per aver sprecato un'occasione incredibile. Probabilmente in questa stagione il livello delle partecipanti all'EL è il più basso a memoria d'uomo. Sì, c'è lo United di Mourinho o il Lione, ma poco altro. Uscire agli ottavi è l'ennesima beffa di una squadra che sembra costruita con l'idea del "vorrei ma non posso". Manca sempre un passo, un gol, un giocatore per arrivare all'obiettivo. Tanto le giustificazioni ci sono sempre: i 17 pali, l'infortunio di Florenzi, Salah in coppa d'Africa... Vorrei ma non posso. 

    Ma alla fin dei conti rimangono solo le parole di chi ha raccontato che la Roma era pronta per vincere e invece si ritrova nuovamente ferma al palo. In attesa di scoprire se ce la farà a conquistare questo secondo posto e i benedetti soldi della Champions. Con la consapevolezza che sì, in Champions si affrontano le squadre più forti d'Europa e i palcoscenici sono particolarmente affascinanti, ma la realtà è che la Roma, almeno al momento, non potrà mai competere per vincerla. Ma tanto l'importante sono i soldi, no?

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