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Romamania: Alisson andrà al Real Madrid, alla faccia di Sergio Ramos
Leggevo, assai divertito, la notizia su Alisson al Real Madrid diffusa dai colleghi di Don Balon, un tempo prestigiosa rivista spagnola e oggi sito seguitissimo sugli affari della Liga. Una notizia secondo la quale, in realtà, vi sarebbe un veto - Nino Frassica direbbe: nientedopodimenoche - non di uno qualunque, ma del capitano più titolato al mondo, Sergio Ramos, sull'arrivo di Alisson a Valdebebas. E il motivo, secondo Don Balon, sarebbe quello di evitare che il Real diventi una sorta di 'clan' di Neymar, in procinto di passare alla Casa Blanca, secondo le famose 'sirene' di mercato.
A parte che sarebbe difficile per Neymar mettere su un clan dove, per ora, i brasiliani sono solo due, Marcelo e Casemiro, dando per scontato che poi vadano d'accordo con l'ex Barça. Per pura proprietà transitiva, c'è allora da credere che all'interno dello spogliatoio madrileno vi sia un'aspra guerra tra il clan di Sergio Ramos - ammesso che ce ne sia uno e partecipato chissà da chi - e quello dei giocatori croati, non foltissimo per la verità e formato dai soli Modric e Kovacic. Perchè? Beh, il video in cui Modric dice al 'nemico' di Sergio Ramos "Te esperamos, eh” (“ti aspettiamo, eh”) al termine dell'amichevole tra Brasile e Croazia con tanto di scambio e firma delle maglie, letto in controluce con il presunto respiro anti-Brasil di Ramos, deve esser passato come una sorta di dichiarazione di guerra interna... Perchè è chiaro: se Ramos non vuole Alisson in quanto amico di Neymar, figuriamoci quanto possa digerire l'arrivo di quest'ultimo. Il che, per la sponda romanista, sarebbe un pericolo in meno nell'affollatissima muta di lupi da calciomercato che si sono buttati sulle tracce del portiere attualmente più forte al mondo.
Ma più passano le ore e più mi rendo conto di quanto sia impossibile resistere alla tempesta con l'ombrellino di Mary Poppins. Come si fa a trattenere un fenomeno del genere? Impossibile, per una serie di motivi arcinoti: promesse di stipendi da capogiro che i club italiani non si possono permettere, offerte folli come quelle dello scorso calciomercato ai club, benefit pesantissimi e bonus un tanto al milione. E si arriva all'adagio più frequentato da noi italiani: come si fa a dire di no, ad esempio, dovesse arrivare a un'offerta di 80 milioni di euro con tanto di stipendio da capogiro al giocatore? Impossibile, anche se l'importanza di Alisson in Champions è valsa la semifinale e in campionato, beh, le pagelle le avete lette no?Dunque, temo che la Roma lo perderà. E se proprio dovesse andar via, beh, con buona pace di Sergio Ramos e da vittima del fascino che il Real esercita su di me, lo vedrei bene, ma proprio bene, solo con la maglia del Madrid. Altro che Chelsea o Liverpool.
(Se invece è vero che qualche volta i miracoli accadono, beh aspettiamo e vediamo).
A parte che sarebbe difficile per Neymar mettere su un clan dove, per ora, i brasiliani sono solo due, Marcelo e Casemiro, dando per scontato che poi vadano d'accordo con l'ex Barça. Per pura proprietà transitiva, c'è allora da credere che all'interno dello spogliatoio madrileno vi sia un'aspra guerra tra il clan di Sergio Ramos - ammesso che ce ne sia uno e partecipato chissà da chi - e quello dei giocatori croati, non foltissimo per la verità e formato dai soli Modric e Kovacic. Perchè? Beh, il video in cui Modric dice al 'nemico' di Sergio Ramos "Te esperamos, eh” (“ti aspettiamo, eh”) al termine dell'amichevole tra Brasile e Croazia con tanto di scambio e firma delle maglie, letto in controluce con il presunto respiro anti-Brasil di Ramos, deve esser passato come una sorta di dichiarazione di guerra interna... Perchè è chiaro: se Ramos non vuole Alisson in quanto amico di Neymar, figuriamoci quanto possa digerire l'arrivo di quest'ultimo. Il che, per la sponda romanista, sarebbe un pericolo in meno nell'affollatissima muta di lupi da calciomercato che si sono buttati sulle tracce del portiere attualmente più forte al mondo.
Ma più passano le ore e più mi rendo conto di quanto sia impossibile resistere alla tempesta con l'ombrellino di Mary Poppins. Come si fa a trattenere un fenomeno del genere? Impossibile, per una serie di motivi arcinoti: promesse di stipendi da capogiro che i club italiani non si possono permettere, offerte folli come quelle dello scorso calciomercato ai club, benefit pesantissimi e bonus un tanto al milione. E si arriva all'adagio più frequentato da noi italiani: come si fa a dire di no, ad esempio, dovesse arrivare a un'offerta di 80 milioni di euro con tanto di stipendio da capogiro al giocatore? Impossibile, anche se l'importanza di Alisson in Champions è valsa la semifinale e in campionato, beh, le pagelle le avete lette no?Dunque, temo che la Roma lo perderà. E se proprio dovesse andar via, beh, con buona pace di Sergio Ramos e da vittima del fascino che il Real esercita su di me, lo vedrei bene, ma proprio bene, solo con la maglia del Madrid. Altro che Chelsea o Liverpool.
(Se invece è vero che qualche volta i miracoli accadono, beh aspettiamo e vediamo).