Romamania:| Quarantasei milioni per chi?
A nove giorni dalla fine del mercato iniziamo a fare un po' di conti. La Roma, ad oggi, ha investito 46 milioni di euro negli acquisti di Borriello (ora sulla lista dei cedibili), Stekelenburg, Bojan, Lamela e Josè Angel. A breve ne usciranno altri quindici per Osvaldo. Altri arrivi: Nego ed Heinze a parametro zero, mentre Kjaer molto probabilmente sarà ingaggiato in prestito. Passiamo alle cessioni: la società ha ricavato circa 27 milioni dalle partenze di Vucinic, Menez, Riise e Doni. Il saldo al passivo, dunque, è di poco inferiore ai venti. Un esborso importante, un miraggio considerati gli ultimi anni di virtuosismi. Ora, però, poniamoci una domanda: la Roma, nonostante questi sforzi economici, si è realmente rafforzata rispetto alla stagione scorsa? Tenderei a rispondere di sì prendendo in esame il portiere. Stekelenburg sulla carta è più forte sia di Doni che di Julio Sergio. Vice campione del mondo della Nazionale olandese, punto di forza per anni dell'Ajax. Il campo, purtroppo, gli ha voltato le spalle nel match di Bratislava, avrà tempo di riprendersi. Speriamo.
Le perplessità aumentano di molto, però, andando a confrontare i cambiamenti in difesa. Heinze per Mexes, Josè Angel al posto di Riise. L'arrivo di Gabriel è stata un'occasione che Sabatini non ha voluto lasciarsi scappare, però ha quattro anni in più rispetto a chi è partito e possiede una tecnica inferiore. A parità di parametri zero, la Roma ci ha rimesso, fermo restando che le responsabilità della dipartita del francese sono da accollare tutte alla precedente gestione. A sinistra è arrivato Josè Angel, giovane speranza dello Sporting Gijon, ed è stato ceduto John Arne Riise, vincitore di una Champions League con Liverpool. L'ultimo anno del norvegese è stato catastrofico, ma non è stato sostituito con un giocatore di pari spessore. In queste prime uscite stagionali, la Roma ha confermato i difetti dello scorso anno. Si gioca in maniera diversa ma il risultato è sempre uguale: la rete, quella alle spalle, si gonfia troppo spesso. A centrocampo, per il momento, rimane tutto invariato, ed è un peccato perchè è il reparto più bisognoso di rinforzi.
In attacco sono giunti Bojan e Lamela in cambio di Vucinic e Menez. Per onestà intellettuale sottoscrivo la convenienza delle cessioni: i due avevano chiaramente finito il proprio tempo a Roma, entrambi fremevano per lasciare la piazza e sono stati accontentati. Al loro posto sono arrivati un paio di giovani. Una riserva di lusso nel Barcellona e nell'Under 21 spagnola ed un talento argentino. Erik ha ben impressionato nel Mondiale under 20, ma giocava appunto tra coetanei, la serie A è ben altro pane. I problemi in fase offensiva sono venuti alla luce durante le partite di pre-campionato: la Roma è andata in gol appena due volte, grazie oltretutto alla mira di un paio di ragazzi della Primavera: Caprari e Viviani, un centrocampista. Ad oggi, rimangono nove giorni per gli ultimi colpi. Gli obiettivi più o meno dichiarati sono Casemiro, Fernando, Guarin e Nilmar, oltre ai già citati Kjaer ed Osvaldo, La dirigenza continua a filosofeggiare in merito alla rivoluzione culturale, all'ottimismo, riguardo le speranze ed i progetti per il futuro. Onestamente dalla nuova proprietà pronta ad investire quasi cinquanta milioni nel primo mese di vita, mi aspettavo soprattutto qualche certezza.