Romamania:| 2011, finisce lo strazio
Come volevasi dimostrare. La Roma esce da Catania a testa bassa, senza lottare e mettendo addirittura in pericolo la qualificazione in Europa League. Perchè questa squadra è capace di compiere qualsiasi impresa. Dopo undici rimonte subìte, nulla è precluso: anche l'eventualità di perdere in casa domenica sera contro la Sampdoria. Infatti una recentissima linea di pensiero in voga nell'ambiente romanista afferma come il settimo posto sia migliore del sesto: il rischio di cominciare una stagione il 28 luglio potrebbe significare comprometterla, per non parlare delle partite del giovedì.
Ragionamento da perdenti, da provinciali, perfettamente in linea con il temperamento di chi scende in campo. La Roma, infatti, non trasmette mai l'idea di essere un gruppo unito. Logoro e sazio dopo un secondo posto. Un anno bene, uno male, quasi a sentirsi in credito in seguito ad un bel piazzamento ed aver l'esigenza di rilassarsi l'anno successivo, sfruttando la mano di piuma dell'uscente gestione societaria.
L'attualità è figlio della miopia e dell'immobilismo del passato. Adesso a riempire l'animo del tifoso ci sono le speranze per l'inizio di una nuova era. Un aiuto può esser dato dai leader dello spogliatoio. Bene Burdisso: 'Resta soltanto chi ha voglia'. Male l'allenatore Montella: 'Colpa degli infortuni'. Dichiarazioni old style per una Roma che non piace più.