Erik Lamela sorride poco. Osserva il pallone ai suoi piedi e sa di doverci giocare il meno possibile, se vorrà difendere il posto da titolare. Con Zeman è una continua sfida di sguardi, due concezioni calcistiche a confronto. Quella del ragazzo, del giocoliere, pronto a far del pallone ciò che vuole. Di contro, le idee del mister: il fine sono gli schemi, la sfera è semplicemente un mezzo, non il protagonista. 

Ad oggi l'argentino continua ad avere scarso feeling con il boemo: gioca spalle alla porta, serve i compagni in modo sporadico, insomma fa tutto il contrario di quanto gli viene chiesto, e 'questo non è calcio' secondo Zdengo. Che Lamela fosse un tipo testardo (e anche un po' presuntuoso) si era capito già nell'anno passato con Luis Enrique. Ma la Roma giustamente continua a puntarci e di recente ha rifiutato un'offerta del Tottenham di 25 milioni di euro.

Sabatini ne è innamorato, una stima che coincide parzialmente con quella del mister. In precampionato spesso al suo posto ha giocato il diciottenne Nico Lopez, anche domenica scorsa, quando però ha pagato lo scotto dell'Olimpico pieno. Magari nella prima toccherà a Lamela: di sicuro l'argentino avrà uno sprono, un collega sudamericano pronto a togliergli il posto senza indugi. Per Erik, subito un test d'appello. Come ce ne saranno tanti in stagione. E lo stesso dicasi per Nico. A voi. Fateci divertire.