Romamania:| Ciao, piccolo grande Peq
Good luck, Peq! David Pizarro entro questa sera sarà un giocatore del Manchester City, burocrazia permettendo. Lascia Roma dopo cinque anni. Se è un arrivederci o un addio lo sapremo entro agosto. Oggi ci limitiamo a salutare uno dei migliori centrocampisti della storia giallorossa di tutti i tempi: quella trottola impazzita in mezzo al campo, da impazzire il movimento a piegarsi in difesa del pallone, quasi a voler passare sotto le gambe degli avversari.
Insieme a De Rossi ha formato una diga impenetrabile della Roma spallettiana, e se il fato avesse voluto sarebbe stato un protagonista indiscusso di quei scudetti sfiorati nel 2008 e nel 2010. Ultimamente si ricordano di lui i litigi e le incomprensioni con Ranieri e Luis Enrique, ma pochi hanno memoria di quante volte il Peq abbia rischiato la carriera in difesa della maglia. Maledetto ginocchio. Eroico in quell'ottavo di finale in Champions giocato contro l'Arsenal: il giorno prima non riusciva a stare in piedi.
Come sia riuscito a giocare 120 minuti ed aver realizzato il primo rigore della serie, si spiega soltanto in un modo. Il calcio per Pizarro non è un lavoro, ma una passione: 'Vedo la luce' pronunciò una volta ai tifosi, quando stava finalmente guarendo da un lungo infortunio. Era vero. Gli occhi gli brillavano, Il pallone è la luce, la speranza, un sogno. L'inizio e la fine, per questo terminerà la propria carriera in Cile, a casa. Al Bolton Wanderers, dove il Peq ha cominciato a scoprirsi grande.