Penso che la squadra abbia disputato una buona partita. Certamente, trovarsi sotto di due gol dopo un quarto d’ora non è facile. Invece la squadra ci ha creduto, ha voluto il risultato e lo ha ottenuto.

 

Pensa che le sue parole dopo la partita con l’Atalanta abbiano avuto un effetto terapeutico su Osvaldo e De Rossi?

Per me, Osvaldo e De Rossi sono questi, purtroppo non li ho avuti prima e sono contento che abbiano reagito e che abbiano fatto bene. 

 

Non è che ora li escluderà tutti a turno per avere questa reazione?

Dipende dal loro comportamento, non dal mio.

 

Sulla posizione intermedia (un po’ incursore e un po’ regista) di De Rossi.

Per me ha fatto una grande prestazione. E’ normale che lui non sia uno che si inserisce a metà campo per la fase offensiva, è più giocatore da costruzione da dietro, ha fatto questo, così come Tachtsidis.

 

Su Totti.

Non può giocare fisso sull’esterno, quindi deve trovarsi spazi tra le due linee. Come giocatore importante e intelligente, cerca la posizione migliore per servire meglio la squadra.  

 

Le posizioni, i giocatori se le vanno a cercare al di là dei suoi schemi?

Sulla fascia sinistra, dietro Totti, ho Florenzi e Balzaretti, che sono due giocatori che attaccano la profondità. Totti deve trovare spazio tra le linee, non da centravanti dove potrebbe essere marcato a uomo e giocare con difficoltà.

 

Dove colloca la Roma a questo punto del campionato?

Io continuo a dire che per me questa squadra è competitiva, poi è normale che le qualità che i giocatori hanno devono renderle sul campo. Magari, se finora non ci sono riusciti in pieno, mi auguro che questa prestazione ci dia più convinzione. La squadra può giocare con tutti, anche perdere, ma se la deve giocare. 

 

Marquinos può diventare un grande campione?

Io penso di sì, ha qualità, è veloce, ha colpo di testa e piedi buoni, però ha 18 anni e non bisogna avere fretta. Per me ha un futuro importante nella Roma e spero che continui così. 

 

Riuscirà a far giocare insieme Totti, Osvaldo e Destro?

Avere tutti e tre insieme secondo me è difficile. Anche in altre squadre, come la  Juventus che ha tanti attaccanti forti, qualcuno rimane fuori. Non è una tragedia, l’importante è che quando scendono in campo diano tutto. Destro è un giocatore che va più dentro rispetto a Osvaldo, che ha altre caratteristiche importanti.