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Rinnovo, Champions e Mondiale: per Zaniolo è sfida contro il tempo
PROGRESSI - Aveva ragione quindi Mourinho, invitando la critica a “lasciarlo tranquillo, perché i suoi numeri stagionali sono strani e i gol arriveranno”. E la Roma, che ha notato i miglioramenti, non vuole perdere uno dei suoi più grandi talenti, fiduciosa nel pieno recupero dell’attaccante specie dopo le due ottime prestazioni contro Lecce, in Coppa Italia, ed Empoli in campionato.
RINNOVO - A Trigoria, infatti, si sta pianificando già da tempo di blindare il classe ’99 fino al 2027 – essendo in scadenza nel 2024 -, per evitare che segua il destino di Vlahovic, a un passo dalla Juve. E per parlare di cifre: la Roma sta pensando di alzare lo stipendio dell’attaccante - attualmente di 2,5 milioni a stagione - a 3,5 più bonus. Così, il numero 22 avrebbe il terzo contratto più alto della rosa, dopo quello di Abraham e Pellegrini. E a proposito di Tammy, con il quale Zaniolo ha consolidato una vera e propria sintonia professionale - dentro e fuori dal campo - sarebbe improduttivo separarli proprio adesso.
LE ASPETTATIVE - Inoltre, su di lui si cela una duplice responsabilità: da una parte il desiderio giallorosso di Mourinho di rincorrere la zona Champions e, dall’altro, l’impegno in Nazionale con Mancini, che punta sull’attaccante ex Inter per l’obiettivo Qatar 2022 a partire dalla sfida contro la Macedonia del Nord, e oltre. Soprattutto in un periodo in cui tra gli azzurri pesano l’infortunio di Chiesa e il periodo poco florido di Insigne. Chissà, potrebbe essere proprio lui la risorsa necessaria per permettere alla Nazionale di restare in gioco.
RUOLO – Secondo alcuni, il rendimento in crescita dell’attaccante giallorosso potrebbe dipendere anche del nuovo ruolo di seconda punta che gli ha conferito Mourinho, dopo aver constatato che una mezzala d’attacco come lui non può giocare da esterno. E a Mancini – come lui stesso ha confermato qualche settimana fa nel corso di una conferenza stampa – l'idea non dispiace affatto.
CORSA CONTRO IL TEMPO - Il tempo a disposizione per il 22enne non è molto. Ed è tanto quello perso nelle due stagioni inconcludenti a causa degli infortuni. Di sicuro è tardi, ormai, poter essere paragonato a fuoriclasse come Totti: che già a vent’anni aveva sfoderato la stoffa da campione e leader. Lo sforzo di Zaniolo dovrà essere maggiore per recuperare il tempo perso, ma non tutto è perduto: dalla sua ha una personalità forte e una tecnica di qualità.