Roma, Vucinic:| Cerca un gol... da dedicare
Ieri, un anno fa, al minuto 35 del primo tempo cambiò tutto. Il mago che ribaltò la stagione si chiamava Mirko Vucinic, che in quel frangente prese per i capelli una Roma al 14˚ posto e che stava perdendo in casa contro il Bologna (fischiatissima dai propri tifosi) e segnando in mischia avviò la lunga rimonta giallorossa, cioè la striscia dei 24 risultati utili consecutivi che il 16 maggio fecero sfiorare lo scudetto. Ieri, un anno dopo, a cambiare invece la vita dell'attaccante ci ha pensato Aleksandar, ovvero il baby Vucinic che, dall'una di notte, ha fatto irruzione nella vita di Mirko e di Stefania, la sua compagna. Come dire: uno stimolo straordinario per cercare il classico gol da dedicare, cosa che ovviamente il montenegrino sta già pianificando.
Inutile dire che ce n'è disperatamente bisogno, perché per la Roma - sconfitta in casa proprio dal Basilea due settimane fa - la trasferta in Svizzera ha tanto il sapore di ultima spiaggia, soprattutto in caso di sconfitta. Per questo si confida nel talismano Vucinic, l'uomo cioè che con i suoi gol europei ha consentito alla squadra giallorossa di conquistare le platee internazionali. Un ripassino? Dal 2007 al 2008 l'attaccante ha realizzato 8 reti in Champions League e quasi tutte in certo modo storiche. La prima firma è dell'aprile 2007, quando Vucinic realizzò il gol vittoria contro il Manchester United (2-1). Poi è venuta la rete partita contro lo Sporting Lisbona (2-1), una doppietta alla Dinamo Kiev (4-1), una rete al Bordeaux (3-1) fino all'apoteosi rappresentata dal gol che consentì alla Roma di sbancare il Bernabeu, eliminare il Real Madrid ed approdare ai quarti (1-2) e, nella stagione successiva, la doppietta casalinga ai danni del Chelsea (3-1) che schiuse le porte degli ottavi di finale.
E adesso? Premesso che il Basilea non ha gli stessi quarti di nobiltà, la situazione è tale che c'è bisogno di Mirko. E vi spieghiamo perché. Capitan Totti non sta bene. La botta presa alla spalla contro il Lecce gli dà ancora fastidio, masi spera che la fisioterapia lo rimetta in sesto anche perché, mancando al derby, il numero dieci in Europa non vorrebbe mancare. Se ce la farà, potrebbe essere Borriello a fare staffetta, magari proprio con lo stesso Vucinic.
(Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)