Roma, Villar: 'Sono più maturo. E su Pedro...'
Ti abbiamo visto col Benevento, sei entrato bene in partita, pronto e reattivo: sembra il completamento di un percorso. Qual è stata la principale difficoltà nel passare dal calcio spagnolo a quello italiano?
“Penso che è un calcio diverso quello spagnolo rispetto a quello italiano, io stavo giocando nella Serie B spagnola. Magari è una questione di ritmo, qui si gioca a ritmi alti. E’ vero, in questa stagione mi sento più preparato piuttosto che in quella passata, dall’inizio mi sento bene e cerco di allenarmi nel miglior modo possibile. Mi sento meglio dello scorso anno”.
Avrai seguito la carriera di Pedro: stiamo vedendo un giocatore dominante. Da connazionale ti aspettavi il suo ritorno a questi livelli?
“Stiamo vedendo tutti il livello a cui sta giocando Pedro. Per noi e specialmente per me, che sono spagnolo come lui, è straordinario che lui sia arrivato qui. Ha già fatto due gol, è una cosa incredibile ma non è solo per i gol, sta giocando benissimo e non smette mai di correre: sembra un ventiduenne come me. Sta giocando tutte le partite perché sembra un giovane, è una cosa buona per noi. Il mio amico Carles Perez, ad esempio, ha di fronte un ottimo esempio per imparare e per ricevere tanti consigli su cosa fare e cosa non fare. E’ bello per noi avere in squadra uno come lui”.