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Roma, una notte di follie
Dal 0-2 a 4-2, da 4-2 a 4-4, per finire col Chicharito che manca il clamoroso 5-4. Una partita che ha avuto il sapore di un romanzo scritto benissimo e i romanzi scritti benissimo spesso contengono la vita com’è per davvero e la vita vera non fa sconti, può essere dolce e amara al tempo stesso, piangi e non ti accorgi che stai mescolando le lacrime della felicità e quelle della rabbia. Una partita con i suoi inevitabili alti e i suoi sconcertanti bassi, soprattutto tattici, tecnici, di concentrazione, un’onda di qualità durante la quale Roma e Bayer hanno comunque saputo offrire uno spettacolo d’arte, la piccola arte che due squadre non perfette, con difese allarmanti, possono permettersi di esprimere se decidono di confrontarsi a viso aperto, mettendo in mostra pregi e non preoccupandosi troppo di nascondere i propri difetti, incarnati dai tremendi centrali Tah e Rüdiger.