Roma tra Allegri e Mazzarri: Andreazzoli a caccia di Capello
La Roma resta tra Allegri e Mazzarri, ma negli ultimi 15 anni solo Don Fabio ha fatto meglio.
Andreazzoli adesso va a caccia di Capello.
E se Allegri ieri ha chiarito come spera che si possa configurare il suo futuro prossimo, la Roma resta ancora alla finestra, in attesa di vedere come andrà a finire tra lui e il Milan. Il tecnico di Livorno è una prima scelta per i giallorossi e i contatti con Trigoria sono stati assidui, anche negli ultimi giorni. Ma nella corsa alla panchina giallorossa della prossima stagione, l'allenatore rossonero resta ancora (di un soffio) alle spalle di Walter Mazzarri. A Trigoria, infatti, c'è una parte del management che considera il tecnico del Napoli più «idoneo» a gestire una situazione difficile come quella dell'ambiente romanista e lo stesso Mazzarri ritiene Trigoria un posto dove ci possa essere, per il futuro, più progettualità societaria rispetto a Castelvolturno.
Intrigo - E allora? L'allenatore della Roma per la prossima stagione dovrebbe uscire tra uno di questi due nomi, anche se Walter Sabatini e Franco Baldini stanno sondando anche ulteriori piste. Abbandonata da tempo l'idea Pioli e messe da parte le suggestioni legate agli emergenti Maran e Di Francesco, la terza soluzione per ora è quella di tenere Aurelio Andreazzoli, anche se le sue quotazioni (nonostante i risultati e la stima di cui gode a Trigoria) faticano a salire. Eppure il tecnico di Massa ha fatto 24 punti in 12 partite (due di media a partita) e negli ultimi 15 anni c'è stato solo un allenatore che in casa-Roma ha fatto meglio nelle sue prima 12 partite giallorosse: si chiama Fabio Capello, che nella sua prima stagione romanista (1999-00) aveva collezionato 25 punti (Ranieri e Montella si sono fermati a 21, Delneri a 19, Spalletti a 18, Luis Enrique e Zeman a 17). Don Fabio, però, alla sua tredicesima gara cadde a Bologna (1-0) e si fermò, il che vuol dire che se Andreazzoli domani sera all'Olimpico batterà il Chievo avrà fatto meglio di chiunque altro negli ultimi 15 anni.
Italianità - Magra consolazione? Forse. Certo è che se Andreazzoli dovesse fare un miracolo (qualificazione alla Champions — le cui speranze sono però oramai ridotte al lumicino — e vittoria della Coppa Italia), allora sarebbe difficile metterlo da parte. Altrimenti la scelta della Roma cadrà su uno tra Mazzarri o Allegri, nonostante il costo notevolmente maggiore che comporta una di queste soluzioni. A Trigoria sanno che prendere un allenatore straniero vorrebbe dire rischiare di sbagliare per la terza volta consecutiva, considerando anche il periodo di adattamento fisiologico necessario per un campionato nuovo. E dopo i flop di Luis Enrique e Zeman, sarebbe inaccettabile sbagliare un'altra volta.