Roma, Totti out:| Scalpita Lamela
Appena spiccato il volo, la Roma perde Totti. Lesione muscolare sul flessore della coscia destra, più vicina al primo grado che al secondo, quanto basta per metterlo fuori causa al derby del 16 ottobre: questo l'esito della risonanza magnetica e dell'ecografia effettuate ieri mattina a Villa Stuart dal capitano, accompagnato dal preparatore Vito Scala e visitato dalla dottoressa Silvana Giannini. Una doccia fredda. Perché Totti era convinto che quella fitta accusata all'inizio del secondo tempo di Roma-Atalanta fosse un falso allarme. 'Sto bene e col senno di poi avrei preferito terminare la partita', ha detto sabato sera. Si sbagliava: è stato meglio così ma ormai il danno era già fatto.
Da oggi le sue giornate saranno riempite dalla fisioterapia, tra una settimana riprenderà gradualmente gli allenamenti e il nuovo controllo programmato tra dieci giorni darà una misura più esatta dei tempi di recupero che al momento, nelle previsioni, oscillano tra le due settimane e il mese abbondante. Niente derby, quindi, anche se Totti non vuole arrendersi prima di averci almeno provato: con la doppietta decisiva nell'ultima sfida con la Lazio ha interrotto un lungo tabù personale, stavolta può (poteva?) puntare all'aggancio di Delvecchio e Da Costa tra i capocannonieri della stracittadina a quota nove gol. Ma giocare il derby sarebbe comunque un rischio e la nuova linea della prudenza dettata dallo staff medico e da Luis Enrique fa pensare che non accadrà.
Il tecnico è preoccupato. Perdere Totti in questo momento non ci voleva: anche sabato, fino a quando è rimasto in campo, ha trascinato la squadra. Il toto-sostituto è già partito, con Pjanic candidato più forte. Lo dimostra la mossa di Luis Enrique sabato, che ha avanzato lì il bosniaco inserendo Pizarro a centrocampo. Occhio a Lamela, però: l'argentino negli ultimi giorni si è allenato fortissimo e da domani, alla ripresa, proverà a convincere Luis Enrique che è arrivato il momento del suo esordio. Non subito, magari, ma nel vivo del derby.
Le certezze dell'attacco dopo l'Atalanta si chiamano Osvaldo e Bojan. Una piacevole conferma l'argentino, al terzo gol nelle ultime tre partite, una resurrezione quella dello spagnolo che si era perso per strada. La Roma riparte da loro e da un gioco decisamente più scorrevole. Luis Enrique si è confrontato con i giocatori e ha deciso di cambiare qualcosa. Ha chiesto a De Rossi di avanzare, a lui e agli altri di verticalizzare con maggiore frequenza e provare gli inserimenti, agli attaccanti di aumentare il pressing. Una Roma più italiana e meno spagnola che improvvisamente è salita nella zona alta della classifica. Totti spera di ritrovarla lassù quando sarà guarita.
(Il Tempo)