Roma, Totti è pronto:| Cucchiaio in allenamento
Tutto, ieri mattina a Trigoria, è accaduto al minuto numero 120 di un allenamento durato complessivamente due ore e dieci sotto un sole africano e con 37 gradi di temperatura. Francesco Totti durante la partitina a campo ridotto ha controllato un pallone, se l'è portato avanti, ha superato in dribbling un avversario e con il destro, da una dozzina di metri, ha confezionato un cucchiaio che non ha lasciato scampo a Curci, immobile, impotente, pietrificato in mezzo ai pali. I compagni, di fronte a tanta bellezza, non hanno potuto fare a meno di dedicare al loro capitano un lungo, affettuoso applauso. E anche Luis Enrique, raccontano, si è unito al gruppo. Sta bene, Totti. La caviglia (destra) che sabato gli aveva impedito di allenarsi non è ancora guarita, ma i lividi rimediati a Bratislava si sono quasi completamente riassorbiti e il dolore non è più così intenso. Francesco, indossando una maglietta casual senza particolari scritte (messaggi?), si è presentato al 'Bernardini', proveniente da Sabaudia, alle 8.30, cioè un'ora e mezza prima dell'inizio dell'allenamento.
Va raccontata una cosa: Luis Enrique, tra le tante, ha imposto una regola che vale per tutti i giorni d'allenamento, e cioè un'ora prima dell'inizio dei lavori vuole sapere da ogni giocatore, da Antei a Viviani (in ordine alfabetico, sia chiaro), come sta, come si sente e che tipo di allenamento sarà in grado di sostenere. Una sorta di autodiagnosi. Totti, ieri alle 9, è stato chiaro: va meglio, faccio un po' di fisioterapia poi vengo in campo. Detto, fatto. Il capitano, dopo un consulto con il medico, ha affidato la caviglia malconcia alle mani esperte di Silio Musa che, prima di consegnarlo a Luis Enrique, gli ha fatto una bendatura, un taping, un po' più stretto del solito per fargli sentire la caviglia un po' più sicura.
(Il Messaggero)