POOL/AFP via Getty Images

Roma surclassata dal Siviglia: Fonseca sbaglia tutto, Dzeko glielo fa notare
IL BALLO DEL QUADRILATERO - La Roma era disposta col 3-4-2-1 di queste ultime settimane e in questo modo il quadrilatero centrale formato da Diawara e Cristante dietro a Zaniolo e Mkhitaryan non riusciva mai a recuperare palla per la semplice ragione che il Siviglia, come noto a tutti, attaccava con forza, qualità e velocità sugli esterni. Da una parte, quella di sinistra, era aggressivo e tecnico col trio Ocampos-Banega-Reguilon, mentre dall’altra riequilibrava la squadra tatticamente con Jesus Navas, Jordan e Suso. A destra la Roma difendeva in inferiorità numerica, con Mancini e Bruno Peres contro i tre del Siviglia: mancava il sostegno difensivo di un vero esterno anche perché Zaniolo non dava mai una mano dietro.
UNA SQUADRA VERA - Per mezz’ora è stata rumba. Il Siviglia ha avuto almeno due occasioni (compresa la traversa che Koundé ha centrato con un colpo di testa dopo un angolo: si era distratto Ibanez) prima di passare in vantaggio con un’azione stupenda di Reguilon, iniziata da un perfetto lancio destra-sinistra di Banega, scatto del miglior terzino sinistro della Liga, con Bruno Peres e Mancini bruciati in velocità e con Pau Lopez colpevolmente in ritardo: il tiro di Reguilon gli è passato sotto la pancia.
IL RICHIAMO DI DZEKO - Davanti non arrivava uno straccio di pallone, Dzeko è andato da Fonseca a spiegargli che così la Roma non poteva continuare. Da quel momento, in effetti, i giallorossi hanno fatto qualche passo avanti e hanno costruito la prima e unica occasione da gol con Zaniolo, il cui tiro è stato miracolosamente deviato in angolo da Diego Carlos (a proposito, la coppia centrale difensiva Koundé-Diego Carlos si è dimostrata ancora una volta fortissima). Prima del tiro, sulla stessa azione, proprio Diego Carlos aveva centrato il piede di Dzeko in area: era rigore. Il concetto del “vantaggio” (concesso a Zaniolo) di fronte a un calcio di rigore è molto discutibile. Kuipers ha poi evitato di ammonire sia Diego Carlos che Fernando per due falli su Zaniolo.
IL CONTROPIEDE - Ora la palla era della Roma, ma lo spazio era del Siviglia e la squadra di Lopetegui l’ha sfruttato nel migliore dei modi. Da un contrasto (dubbio anche questo) fra Diego Carlos e Dzeko è partita l’azione del 2-0, il lancio da dietro è stato agganciato da Ocampos che ha saltato Ibanez (entrato male, fuori tempo, in scivolata), quasi dal fondo l’ex genoano e milanista ha messo la palla in mezzo sull’uscita di Pau Lopez ed En Nesyri l’ha spinta in rete. Ocampos era incontenibile per la difesa giallorossa. Quanto a Ibanez, già celebrato nella capitale come fosse un fenomeno, ha fatto rimpiangere Smalling, la cui perdita per la difesa romanista è stata un brutto colpo.
CON PELLEGRINI E CARLES PEREZ - La Roma è entrata bene nel secondo tempo, trascinata in avanti da Mkhitaryan che con un diagonale di sinistro ha messo la palla fuori di poco. Il Siviglia si è ripreso con uno spunto di Ocampos, dopo un assist-scavetto di Banega. Fonseca ha cercato di ravvivare la squadra con Lorenzo Pellegrini e Carles Perez al posto di Diawara e Zaniolo. Rispetto al primo tempo, la partita era un po’ più equilibrata, anche se la Roma non è riuscita a fare un solo tiro nello specchio della porta di Bono. E’ stato il Siviglia a segnare di nuovo, con una zampata di Koundé su cross di Munir appena entrato e a sua volta messo in ottime condizioni da un altro tocco stupendo di Ocampos. La rete del 3-0 è stata annullata dal guardalinee per un fuorigioco di centimetri certificato dal Var.
DIFESA A 4 - A un quarto d’ora dalla fine, Fonseca ha fatto la mossa tattica a cui doveva pensare prima, prima anche di cominciare...: dentro Villar, fuori Kolarov, difesa a 4 e modulo 4-2-3-1. Ma ormai la partita era andata. Il palleggio del Siviglia mandava fuori tempo il pressing, poco corale, della Roma e ogni volta che gli andalusi si presentavano palla al piede nei pressi dell’area giallorossa era un pericolo. La chiusura è stata per una splendida punizione dell’ex interista Banega con palla stampata sulla traversa, un'altra occasione di Koundé e un rosso preso stupidamente da Mancini per un fallo all'8' di recupero. Due gol buoni, uno annullato per una questione di centimetri, due traverse, almeno altre quattro occasioni, il Siviglia è sbarcato ai quarti dell’Europa League candidandosi per il titolo finale.
IL TABELLINO:
Siviglia-Roma 2-0 (primo tempo 2-0)
Marcatori: 22′ Reguilòn, 44′ En-Nesyri.
Assist: 22' Banega, 44' Ocampos.
Ammoniti: Kolarov, Pellegrini, Carlos.
SIVIGLIA (4-3-3): Bono; Navas, Koundé, Diego Carlos, Reguilòn; Jordàn, Fernando, Banega; Ocampos, En-Nesyri (93' De Jong), Suso (67′ Munir). All. Lopetegui.
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Ibanez, Kolarov (78' Villar); Bruno Peres, Cristante, Diawara (57′ Carles Perez), Spinazzola; Zaniolo (57′ Pellegrini), Mkhitaryan; Dzeko. All. Fonseca. Arbitro: Kuipers.