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Roma, Strootman: 'Vogliamo vincere scudetto, Europa League e Coppa Italia'
SULL'INFORTUNIO - "Oggi credo di essere una persona diversa. Cerco sempre di essere nelle migliori condizioni, anche più di prima. Lavoro molto su questo aspetto, faccio esercizi in palestra prima e dopo l’allenamento, a stretto contatto con lo staff medico. Devo dimenticare quello che è successo e guardare avanti. Mi sento bene, ciò che devo fare è tornare di nuovo in forma. Per questo ho bisogno di giocare e allenarmi duramente e spero che le cose continuino ad andare bene".
SUL PENSIERO DEL POSSIBILE ADDIO AL CALCIO - "È stato un periodo davvero difficile, soprattutto perché ho subito tre operazioni. L’ultima è stata la più dura. Proprio quando pensi di stare meglio, ti dicono che qualcosa ancora non va e hai bisogno di un altro intervento chirurgico. È veramente una sensazione terribile. Ma subito dopo mi sono detto: “Bene, ora andiamo”. Tutti in squadra mi hanno sostenuto, medici, compagni, staff tecnico. Questo mi ha fatto sentire davvero motivato a dare il massimo e a tornare in campo il più velocemente possibile. E ora sono felice di essere tornato".
SUL SOPRANNOME DATOGLI DA GARCIA "LA LAVATRICE" - "È stato una specie di scherzo, un modo simpatico per farmi i complimenti, ma alla fine i tifosi hanno continuato ad utilizzarlo come soprannome e mi chiamano così ancora adesso. In ogni caso, se un allenatore dice qualcosa di positivo nei miei confronti io sono sempre felice".
SU SPALLETTI - "Il mio rapporto con lui è decisamente buono, sto giocando molto e lui mi ha sempre supportato al massimo quando ero infortunato. Anche durante il periodo di riabilitazione mi è stato vicino. Lui è molto bravo nel sentire la squadra e ama lavorare tanto sulla parte tattica. Grazie al suo lavoro stiamo ottenendo ottimi risultati e speriamo di continuare così".
SUGLI OBIETTIVI DELLA ROMA - "Non c’è bisogno di scegliere, perché puntiamo a vincere entrambe le competizioni. E anche la Coppa Italia. Certo, non sarà facile. In Europa League, in particolare, dovremo fare i conti anche con le squadre terze classificate dei gironi di UEFA Champions League, se ci qualificheremo per i sedicesimi di finale. Ci troveremo di fronte avversarie molto complicate, ma l’obiettivo resta quello di andare avanti il più possibile. Ragionando sempre partita dopo partita”.
SULLA JUVENTUS - “Non mi interessa parlare di Juventus. È una squadra fortissima, ha vinto cinque Scudetti di fila, ma noi siamo la Roma e a me interessa solo parlare della Roma. Le squadre forti sono tante – Napoli, Inter, Milan, Lazio – ma per me conta solo la Roma. Dobbiamo guardare in casa nostra e puntare a vincere tutte le partite, non sperare che la Juventus perda le sue”.
Tu sai per esperienza che cosa significa rimanere tanto tempo lontano dal campo a causa di un infortunio. Ti senti di dare un consiglio ad Alessandro Florenzi?
“Perdere un giocatore come Florenzi, che è fondamentale per la squadra, è stata una vera sfortuna. Può giocare ovunque, è il nostro terzo capitano, ma ora è alle prese con un infortunio al legamento crociato proprio come è successo a me. So che è difficile, ma bisogna imparare a convivere con questo tipo di situazione. Tutti noi sappiamo che lui è una persona forte, sia fisicamente che mentalmente, e che può farcela a tornare più forte di prima. Siamo tutti convinti che tornerà a essere fondamentale per la squadra già in questa stagione”.