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    Roma stratosferica: se la difesa fosse forte come l'attacco, sarebbe da scudetto

    Roma stratosferica: se la difesa fosse forte come l'attacco, sarebbe da scudetto

    I campionati di serie A sono due. C'è quello che la Juve gioca da sola, demolendo un record dopo l'altro (94 punti nell'anno solare 2012, uno in più della supersquadra 2005 allenata da
    Capello), facendo il vuoto alle proprie spalle. E c'è  quello delle rivali che si battono per arrivare al secondo o al terzo posto: meglio il secondo, così si va in Champions League senza passare dal turno preliminare.  
     
    Da stasera, nel gruppone c'è anche la Roma, piombata a 4 punti dal secondo posto  e a 3punti dal terzo dopo avere disintegrato il Milan, rifilandogli 4 gol in 60 minuti, sia pure subendone il parziale ritorno nel finale. Zeman vanta il miglior attacco del torneo (42 reti) e tutti dovranno fare i conti con lui, con Totti, Osvaldo, Lamela e la banda di scatenati giallorossi che sta crescendo partita dopo partita (la sconfitta con il Chievo è stata un mero incidente di percorso).
     
    Se Zeman avesse una difesa forte come l'attacco (29 gol presi in 18 gare sono troppi), il boemo sarebbe da scudetto.  
     
    Casomai qualcuno non se ne fosse accorto, la partita dell'Olimpico ha ribadito che, quando si ha la fortuna di avere De Rossi questi non è e non può essere mai un problema.  
     
     E il Milan? Allegri sta facendo l'impossibile, ma, se la difesa è imperniata su Constant, Yepes e Mexes, son dolori. Certo, l'allenatore stavolta ci ha messo del suo: Boateng falso centravanti è stato un errore pagato a caro prezzo. Con Pzizni e Bojan in campo, la squadra ha suonato un'altra musica.
     
    Ma altro che le visite pastorali di Berlusconi, a Milanello o nell'hotel romano dove la squadra era in ritiro. Urgono rinforzi. A cominciare dalla difesa. 
     
    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com
     
     
     

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