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  • Roma spavalda, Inter sprecona: ma Gasp, cosa le ha fatto Pazzini?

    Roma spavalda, Inter sprecona: ma Gasp, cosa le ha fatto Pazzini?

    • Xavier Jacobelli - Direttore www.quotidiano.net

    Il pareggio fra Inter e Roma serve a Gasperini e a Luis Henrique per guadagnare il primo punto in campionato, tempo e tranquillità, anche se l'impressione è che il primo sia ancora costretto a camminare sul filo del rasoio. Per colpa sua, delle contraddizioni di chi l'ha ingaggiato e degli errori di un mercato arruffone e precipitoso. Cresce, invece, la personalità del gruppo giallorosso che a Milano non ha accusato nessun timore reverenziale e, nella ripresa, ha esercitato addirittura una marcata superiorità territoriale.

    La partita di San Siro è stata vibrante e combattuta, sebbene senza gol. I due allenatori sono stati coerenti con le loro idee: dopo il ko con il Trabzonspor,  Gasperini ha abbandonato la difesa a quattro tornando allo schieramento a tre, stavolta imbattuto rispetto al disastroso esordio palermitano. Anche perchè il cemtrocampo gli ha garantito una maggiore protezione e perchè Sneijder è stato libero di giocare come gli pare, cioè benissimo.


    Luis Henrique conferma di essere coraggioso e spregiudicato, presentandosi in casa dei rivali con due soli difensori di ruolo: piazza due centrocampisti, Perrotta e Taddei, a fare i terzini; Kajer e Burdisso formano la coppia centrale mentre, sotto gli occhi di un compiaciuto Prandelli, lo spagnolo colloca De Rossi davanti alla difesa e l'azzurro risponde con una prestazione strepitosa. Il ct prende nota che Borini conferma tutto il talento mostrato al Chelsea con Ancelotti e con lo Swansea. Il ventunenne attaccante è la nota più brillante della serata romanista che registra la crescita collettiva della squadra capitolina e il grande spavento per Stekelenburg che Lobont ha sostituito senza paura. Male ancora Osvaldo che essendo una punta centrale, sulla fascia è un pesce fuor d'acqua.

    A un quarto d'ora dalla fine, sotto lo sguardo di un accigliato Moratti, Gasperini ha avuto paura di vincere. L'allenatore richiama Forlan e inserisce Muntari preferendolo a Pazzini il quale non si capisce che cosa abbia fatto di male per meritare la così scarsa considerazione del tecnico.  La mossa trapattoniana scatena i fischi di San Siro, anche se con il nuovo assetto i nerazzurri sfiorano il gol con Sneijder la cui conclusione viene deviata in angolo da Kjaer e, nel finale, ancora con l'olandese cercano rabbiosamente il gol, ma non lo trovano.

    Il pareggio è un risultato giusto: rispecchia la gara equilibrata di due squadre che sono un cantiere aperto. La Roma è sembrata più squadra, l'Inter ha cercato di risolvere i suoi problemi affidandosi alle iniziative di Snijder e Zarate, ha creato 9 nitide occasioni da gol, ma ha le ha sprecate tutte. La Roma deve insistere, l'Inter deve resistere alla tentazione di cambiare il tecnico in corsa. Ma Gasperini non ci riprovi con Muntari e rilanci Pazzini prima di perderlo. Sarebbe un delitto.


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