Roma: Spalletti vuole un altro Dzeko
Operazione rilancio. Per risollevare la Roma, Luciano Spalletti punta sul vero Edin Dzeko. Dopo la squalifica per la sua prima espulsione in carriera, il nazionale bosniaco deve ritrovare se stesso. Se il buongiorno si vede dal mattino, il rapporto tra bomber e allenatore è partito col piede giusto. I due si stimano e si sono fatti una buona impressione a vicenda, ma ora è il momento dei fatti.
PRECEDENTE - "Mi pagano per segnare", disse Dzeko il giorno della presentazione. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, nel gennaio del 2010 il Wolfsburg cambiò allenatore, cacciando Veh e affidando la squadra a Kostner. Dzeko esplode, segnando 14 gol in Bundesliga da fine gennaio in avanti. La speranza è che la storia si ripeta, anche se servirà l'aiuto di tutta la squadra.
GERVINHO - Gervinho non sarà convocato per la trasferta di domenica a Verona per una botta al ginocchio presa in allenamento. Poi potrebbe andare via: Marsiglia e Porto sono candidature molto più defilate rispetto al Jiangsu. Se accettasse il trasferimento in Cina, la Roma potrebbe portare a Trigoria sia Perotti (che arriverà in ogni caso) sia El Shaarawy: la trattativa con il Milan è di fatto chiusa (prestito a 2 milioni, obbligo di riscatto a 12), ma in stand by ormai da qualche giorno.
MERCATO IN DIFESA - Ieri pranzo di lavoro tra il ds giallorosso Sabatini e Angelozzi del Sassuolo, che ha chiesto 10 milioni (insieme ai giovani Ricci e Mazzitelli) per Acerbi: troppi. La Roma si è momentaneamente defilata anche dalla corsa a Tonelli dell'Empoli, valutato 8 milioni. In difesa l'uomo più vicino resta il terzino brasiliano Adriano, che ha già detto sì, ma bisogna convincere il Barcelona ad accettare un prestito con diritto di riscatto.