VIDEO Roma, Spalletti: 'Totti è forte, vorrei averne 4-5 come lui. Dzeko? Non c'è più tempo, ci faccia vedere chi è'
L’allenatore della Roma Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro il Torino: ”Sia Pjanic che Digne hanno lavorato a parte. Entrambi andranno valutati fra oggi e domani, soprattutto Pjanic. Due pareggi consecutivi? Possono esserci dei momenti in cui le cose non vanno nel verso giusto. La nostra squadra deve gestire sempre la partita, perché nella lotta, nel duello, spesso perdiamo le nostre caratteristiche. Quando non riusciamo a far gol e le altre squadre si chiudono noi perdiamo qualcosa. Questo per quanto riguarda la partita di Bologna, con l'Atalanta invece avevamo fatto scelte diverse in quanto squadra più fisica. Erano due ragionamenti diversi ma in generale non siamo riusciti a sfruttarli. Ci voleva un po' più d'esperienza e attenzione, soprattutto dopo il 2-0. Non ci saranno comunque scorie, perché entrambe le partite sono state giocate bene pur con momenti criticabili".
Sulla vicenda Totti: "Questo non è un discorso che distrae la squadra. Da un punto di vista nostro è tutto a posto, noi lavoriamo per il Torino e non pensiamo a ciò che è successo negli ultimi giorni. Io chiaramente devo intervenire su quelle che sono le regole, ma è tutto a posto. L’importanza della squadra non dipende da un giocatore. E qui mi posso riagganciare a Totti e al gol contro l'Atalanta. Ci sono tanti giocatori in campo, io devo moderare certe considerazioni. Dietro a Totti ci sono due contrasti di El Shaarawy e Emerson, una scivolata di Florenzi e una giocata di Perotti. Poi c'è il gol di Totti. Non è corretto parlare solo di quello, c'è tanto tanto altro dietro. Se ne parla tanto perché ha fatto la storia. Io vorrei trovarne altri 4-5, ne avrei bisogno. In alcuni momenti siamo disattenti e io mi rivolgo ad alcuni giocatori in particolare all'interno dello spogliatoio. Sembra che la Roma sia sbandata completamente. Qualche partita però l'abbiamo vinta e soprattutto abbiamo il pieno controllo della macchina. L’ambiente per me è sempre lo stesso. Io mi trovo bene, devo valorizzare al meglio ciò che questo ambiente eccezionale mi mette a disposizione".
Sul sito giallorosso che ha scritto 'Totti salva la Roma': "Così è giusto, non sarebbe giusto scrivere 'Totti è la Roma'. Sarebbe stato meglio menzionare anche i tre contrasti precedenti al gol, ma va bene così. Io ho necessità di trovare altri giocatori forti come Totti, per questo devo moderare i messaggi che passano riguardanti il capitano. Non scriviamo solo di lui. Totti è forte a prescindere, non serve scrivere che Dzeko può giocare al suo posto o che deve andare via. Io devo intervenire e dire le cose corrette. Probabilmente Totti l'ho fatto giocare poco, ma lo tengo in considerazione, soprattutto nei momenti di difficoltà. Così è messo in condizione di usare la sua classe. Per poco non è riuscito a ribaltare completamente una partita. Ripeto ancora una volta: io devo guardare agli interessi della squadra, senza considerare altro. Il mio obiettivo è la vittoria della Roma, e la Roma ha vinto molte partite anche senza Totti. Mi spiace se Francesco interpreta male la questione, ma è un problema suo. Le mie sono idee che hanno tutti gli allenatori, non solo io. Io vedo che vorrebbe giocare e che si sta allenando bene, ma finché ci sarò io continueremo a fare così, a scegliere per il bene della Roma".
Sulla formazione: "Quando scelgo chi va in campo non ho sentimenti, non ho anima. Voglio vincere, conta solo questo. Voglio bene ai giocatori, cerco di instaurare un contatto. Mi piace toccarli, li abbraccio e qualcuno l’ho anche baciato. Voglio distribuire meriti giusti. Non voglio bene a tutti allo stesso modo. Voglio più bene a chi arriva in orario, a chi si impegna sempre, a chi si cura i tacchetti, a chi sta attento ai dettagli. Come si fa a tirare fuori che ho messo le mani addosso a un giocatore? Non c’è stato alcun contatto. Nello spogliatoio ho facoltà di manifestare un mio dissenso per come è stata gestire la partita. Mi sono dovuto difendere, fare un comunicato... Dzeko? Dipende da lui da qui in avanti. Mi faccia vedere di essere quella punta che è. Deve dirci che forza ha. Deve essere messo nelle condizioni di far bene. Non penso che abbia bisogno di un partner, penso che anziché portarci un po’ del suo calcio inglese abbia sbagliato nel voler prendere le nostre idee. Ci faccia vedere chi è Dzeko, perché non c’è più tempo".