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Siviglia-Roma, le pagelle di CM: Zaniolo miagola, Bruno Peres e Pau Lopez disastrosi
Pau Lopez 4: Il sentore di una serata orribile era forte da settimane. E ha coperto quel profumo da derby che Pau poteva sentire. La papera sul primo gol è la certificazione del fallimento dello spagnolo in 2020 da dimenticare, poi arriva l’uscita a farfalle su Navas e i cento chili di morbidezza sul 2-0. Disastroso, ingiustificabile la cifra spesa. Vedendolo così risulta difficile comprendere chi possa comprarlo.
Mancini 5: Prova a coprire i buchi lasciati da Bruno Peres come si fa col gioco della talpa e il martello. A un certo punto però i pericoli diventano centinaia e pure Gianluca balbetta e barcolla. Come al solito eccelle in fase di impostazione dove per poco non mette Dzeko davanti alla porta. Conclude con un rosso evitabile.
Ibanez 4,5: Il peso di Smalling gli intorpidisce polpacci e cervello. Resta piantato sul colpo di testa di Kouandè, poi si fa beffeggiare da Ocampos in occasione del raddoppio. Non basta qualche numero da accademia per colmare mancanze di esperienza e qualità tattica. E poi si prende troppi rischi. Non è sinonimo di personalità.
Kolarov 5: Prova a tenere Suso alla larga, ma finisce per entrare in un tunnel di anonimato e di costante affanno su Ocampos. Prende un giallo di frustrazione e accusa il dispendio energetico maggiorato rispetto al low cost made in Italy. Gli va riconosciuto un grado di sopportazione non indifferente. (78’ Villar ng)
Bruno Peres 4: Un disastro, perché un Bruno Peres può essere simpatico e determinante con Brescia o Spal. Ma quando si alza il livello tutti i limiti escono fuori e finiscono per costare molto caro. Reguilon non gli perdona nulla, Mancini non può fargli da balia per sempre. La Roma paga dazio anche perché pure in fase offensiva è imbarazzante. Nella ripresa sbaglia pure le rimesse laterali. E’ tempo di cambiare.
Diawara 5: Non c’è il ritmo soft in stile Ghali, ma un tormentone estivo spagnolo che gli toglie lucidità e tempo di impostazione. Finisce per restare schiacciato e limitato nel ruolo di comprimario che di certo non basta per fare strada in una competizione così agguerrita. Urge regista con gli attributi Dan! (57’ Pellegrini 5,5: subito un bel cucchiaio in maschera poi qualche errore dalla bandierina)
Cristante 5: Non ha la verve di Veretout, non ha la visione di gioco di Pellegrini. Rimane in balia di Banega e Fernando per tutta la partita affacciandosi poco o niente e risultando sin troppo friabile per le mascelle andaluse. Leggermente più volenteroso nella ripresa ma resta un grosso senso di vuoto e commette pure un errore potenzialmente sanguinoso davanti alla sua area.
Spinazzola 4,5: Il bagnoasciuga è pieno di gente rispetto alle spiagge vuote della serie A. Leonardo però rimane troppo tempo sotto l’ombrellone limitando moltissimo la manovra offensiva romanista. Quando si affaccia verso il mare riceve onde in faccia. Decisamente più pericoloso a inizio ripresa quando innesca i pochi pericoli per la porta di Bonou. Poi rifinisce all’ombra.
Zaniolo 5: La criniera di Simba Zaniolo si aggira pericolosamente nelle terre d’Andalusia, ma il ruggito è troppo flebile se si esclude un tentativo a rete respinto da Carlos. La presenza c’è, ma pure gli errori come quando spedisce in calcio d’angolo un pallone solo da amministrare. Deludente, seppur con alibi. (57’ Carles Perez 6: il Siviglia palleggia, lui prova a bucare il pallone ma è dura)
Mkhitaryan 5: Poche idee, e pure confuse. L’armeno, dominatore di Europa League, suda tanto e non conclude nulla sbagliando pure stop elementari. Il supporto per Dzeko è scarno, e in fase di recupero è meno incisivo rispetto al recente passato. Prova ad accorciare le distanze al 50’ ma è pure poco fortunato.
Dzeko 5: Il re di coppe gioca da capitano, ma non da bomber. E non solo per colpa sua. Il bosniaco è accerchiato ad ogni pallone che gli arriva sulla trequarti. Lui prova a scrollarsi di dosso gli spagnoli, ma finisce quasi sempre sopraffatto in un primo tempo di sole lamentele. Nella ripresa ha qualche chance in più, e al 70’ il suo destro a giro dà l’effetto del gol.
Fonseca 4,5: Era l’esame di laurea sotto gli occhi di Friedkin. La bocciatura è totale perché questa Roma è più scarsa rispetto al Siviglia, ma pure perché la mentalità non è ancora da grande squadra.Per tutta la stagione non è risicato a vincere una gara davvero decisiva. Un limite non da poco. Zero tiri in porta è un dato agghiacciante.
SIVIGLIA
Bono ng: Una gita a Duisburg, se si esclude qualche apprensione nella ripresa. Ma senza interventi
Navas 6,5: Esperienza, saggezza ma pure tanti sprint che fanno dubitare della sua carta d’identità.
Diego Carlos 7: Gigantesco come tutta la stagione passata. Usa fisico e posizione per tenere a bada Dzeko e Zaniolo.
Kounde 7: Sembra avere un colbacco in testa, ma coi piedi fa quello che vuole soprattutto in fase di impostazione. Pericoloso pure con una capocciata che finisce sulla traversa prima del tris finale annullato però per fuorigioco.
Reguillon 7,5: Vede Peres e capisce che è serata di festa e Flamenco. Segna un gol pesante e si conferma uno dei migliori terzini di Spagna
Banega 7,5: Dimenticate il Banega interista. A Siviglia il centrocampista ha ritrovato stile, tecnica e senso del sacrificio. Annienta Cristante.
Fernando 7: Resta spesso a guardia dei due colleghi di centrocampo, ma ogni pallone ha il suo marchio di fabbrica
Jordan 6,5: Un mix perfetto dei due sopracitati.
Ocampos 7,5: Una furia che fa riflettere sulle bocciature in serie A. Era il pericolo numero 1 alla vigilia, si conferma letale in ogni azione
En-Nesyri 7: Il primo pericolo per Pau Lopez arriva da lui, poi mette il piede sul 2-0. Ha voglia e mezzi.
Suso 6,5: Geometrie e visione notturna. Rimpianto Milan? (67’ Munir 6)
Lopetegui 7,5: Il suo Siviglia è un bel vedere. Ma sulle sue doti nessuno ha dubbi.