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    Roma-Shakhtar 3-0, le pagelle di CM: El Shaarawy Faraonico ritorno. Pellegrini principe d'Europa

    Roma-Shakhtar 3-0, le pagelle di CM: El Shaarawy Faraonico ritorno. Pellegrini principe d'Europa


    ROMA

    Pau Lopez 7: Mezz’ora di sbadigli forti ma scatta come un Ocelot quando Moraes gli si presenta a un centimetro dai guanti impedendo di fatto allo Shakthar di trovare un gol pesantissimo.  Di fatto l’unico pericolo per la sua porta nel primo tempo. La ripresa suona una musica più pesante e dopo un paio di minuti deve stendersi due volte su Tete per evitare il pari prima di respingere coi piedi il tentativo ravvicinato ancora di Moraes. Finalmente Pau.   

    Mancini 7:  Confermarsi è più difficile che stupire. Gianluca ci riesce senza tremare e alla mezz’ora sfodera un colpo da Cobra Kai in diagonale per spezzare il filo ucraino in area di rigore.  Fa tremare la panchina quando in coppia con Mkhitaryan alza il braccio dopo aver avvertito un fastidio. “Tutto ok”, urla poco dopo rassicurando pure i compagni di reparto viste le non buone condizioni di Smalling. Non gli basta mai e con una capocciata abbatte lo Shaktar per il 3-0 finale. 

    Cristante 6,5: Da sinistra al centro Bryan si ritrova a comandare la difesa europea un po’ a sorpresa. Non è più sorprendente, invece, capire il perché. La squadra imposta dal basso e cerca l’infilata in profondità a scavalcare la difesa grazie al piede delicato dell’ex trequartista che al 35’ va pure vicino al gol di testa. Proprio di capoccione assiste Mancini per il 3-0. 

    Kumbulla 6:  Ritorno da titolare pure in Europa e approccio giusto sullo sgusciante Tete che l’albanese prova a disattivare ancor prima che arrivi alla zona pericolo. Non ci riesce fino in fondo visto che nella ripresa il brasiliano under 21 è il pericolo numero 1 di Pau Lopez. Sul buco che porta al tiro di Moraes poi sbaglia a cercare l’anticipo lasciando scoperto il reparto. I successivi anticipi di lettura preventiva ondeggiano tra alti e bassi.

    Karsdorp 6,5: Si libera e si sbraccia come i bambini a un party quando vogliono il palloncino. Non sempre viene accontentato ma resta vigile anche in fase di copertura sui vani tentativi di Taison. I primi mesi romanisti sembrava emozionato e impacciato, oggi è lucido come un cyborg. 

    Diawara 7: La faccia di Alan Patrick gli comparirà anche in sogno visto che viene seguito passo passo in ogni zona del campo. Gioca meno palloni rispetto al solito ma non ne sbaglia mezzo e a fine partita può andare a riprendersi la targa dalle mani del centrocampista brasiliano. Altra prova di maturità del guineano che ha cancellato un 2020 uscito dalle previsioni di Paolo Fox. Becca pure un pestone che fa male. (78’ Ibanez ng)

    Villar 6,5: Rischia di segnare il suo primo gol romanista con un colpo d’anca da modello conclamato ma trova la deviazione sulla linea del portiere a negargli la gioia inattesa. Poi si mette a risucchiare palloni e tentativi avversari con la solita abnegazione. Brutto l’errore in appoggio che permette a Tete di esaltare ancora una volta Lopez. 

    Spinazzola 6: Gli capita spesso il cliente più scomodo. Stavolta trova Tete ma non rinuncia alle uscite fuori Regione dove però commette qualche errore di troppo in fase di ultimo passaggio anche a causa del pressing di Dodo. Un vorrei ma non posso che si protrae pure nella ripresa quando anzi accusa nei primi minuti la verve di Tete. Strappa la sufficienza per una gran palla tagliata che Mayoral non coccola a dovere.  (78’ Bruno Peres)

    Pellegrini 7,5: Dopo le due melodie anti-critiche in campionato arriva l’assolo in Europa con una puntatina da calcetto che porta in vantaggio la Roma. Gioca a piedi scalzi all’Olimpico come Madame a Sanremo fregandosene di critiche ed aspettative eccessive. Il miglior modo per rispondere coi fatti. Nella ripresa gran palla per El Shaarawy che arriva con leggero ritardo. Si rivela, infine, ancora una volta velenoso sui corner. Spegnete i social. (78’ Carles Perez)  

    Pedro 6,5: Inizio da Todavio no, ma il passaggio filtrante per Pellegrini è da Me gustas tu. Lo spagnolo si risveglia e con un colpo di genio mette la Roma sul viale dei quarti. Una scintilla che rianima le sinapsi del giocatore che anela a tornare a giocare la Champions e che pure nella ripresa prova a dare la scossa al reparto. Niente di trascendentale ma è un passo in avanti. (61’ El Shaarawy 7: parte con l’orologio fuori tempo. Arriva in ritardo sul cross basso di Pellegrini e gioca in anticipa un pallone in contropiede. Poi lo sistema e si riporta indietro di due anni con un gol favoloso ed importantissimo che mancava dal 2019.  Ancora un faraonico inserimento quando sfiora il tris)

    Mkhitaryan 6,5: Falso nove o attaccante di manovra come si diceva una volta. Miki affronta di petto il suo passato e avvia l’azione del gol di Pellegrini prima di provare il pallonetto da oltre 40 metri. Proprio in quell’azione però l’armeno sente una fitta al polpaccio ed è costretto ad uscire qualche minuto. Abbiamo perso la conta degli stop muscolari da inizio stagione. (35’pt Mayoral 5,5: tutto l’effetto spumante di Miki viene annacquato dall’entrata dello spagnolo che prosegue nel suo record negativo di mancate conclusioni a rete. Ha il merito di innescare El Shaarawy)

    Fonseca 7,5: Ogni volta che trova il punto gli rimischiano il mazzo a causa dei tanti infortunati ma stavolta Paulo ha più di un jolly vincente e mette a segno una di quelle vittorie che possono ribaltare il giudizio di una intera stagione. Nel primo tempo la sua Roma tiene con padronanza il campo e si rende pericolosa trovando il vantaggio e andando vicina al raddoppio.Nella ripresa, sventati un paio di pericoli, arriva il giusto cambio di El Shaarawy e la Roma straripa mandando probabilmente a casa i suoi ex amici ucraini. 


    SHAKTHAR DONETSK

    Trubin 5: Reattivo sul colpo d’anca di Villar, ma coi piedi è un disastro e si fa infilare con eccesiva facilità

    Dodo 6: Omonimo dell’ex romanista, soffre con Spinazzola ma tiene botta.

    Vitao 4,5: Assente ingiustificato sul gol di Pellegrini quando esce senza certificazione. Si ripete su El Shaarawy

    Matviyenko 5: Unico ucraino tra i giocatori di movimento, è attento e sereno fino a quando la Roma non fa sul serio. 

    Ismaily 5:  Malissimo sul gol di Pellegrini, poco concreto davanti

    Maycon 5,5: Si può dare di più.

    Alan Patrick 6: Segue come un’ombra Diawara, ma così si svilisce (79’Sudakov)

    Marlos 5,5: Primo tempo col pollice giù. Si risveglia nella ripresa. Per modo di dire

    Tete 6,5: Ha tre o quattro polmoni. Attacca e difende con costanza sfiorando due volte il pari. Ha una luminosa strada davanti (87’Konoplyanka ng)

    Moraes 5,5: Poco preciso alla mezz’ora quando è più suo demerito che merito di Lopez. Poi poche chance (76’ Dentinho) 

    Taison 5: Mai insidioso. (79’ Solomon)

    Castro 5: Il suo Shakthar Brazil parte guardingo ma dopo il gol di Pellegrini cerca di alzare il ritmo. E così facendo imbarca gol.

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