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Roma, semaforo giallo per Nainggolan: partirà, ma non ora. Ecco i retroscena
QUESTIONE DI TEMPO - Ci vorrà ancora tempo però: 1) per convincere il giocatore a svernare (a suon di milioni) con qualche anno di anticipo. 2) per trovare il modo di aggirare, o almeno attutire, l’impatto con la famigerata luxury tax cinese, una tassa per gli acquisti superiori ai 6 milioni di euro che è quasi pari alla cifra investita (si tratterebbe di 44 milioni aggiuntivi - da versare alla federazione - perché sarebbero scontati i 6 milioni di franchigia). Un problema non della Roma che può venire incontro al Guangzhou accettando una formula di prestito con obbligo di riscatto. Pallotta, infatti, i soldi li vuole tutti e non accetterà sconti. Tanti sono pure i soldi offerti a Nainggolan: quadriennale da quasi 15 milioni a stagione. Una maxi operazione che avrà bisogno ancora di qualche settimana per concludersi, e che quindi difficilmente avrà buon esito in questo mercato invernale anche perché Monchi dovrà studiare un piano-paracadute per non intimorire squadra e tifosi.
RETROSCENA - La trattativa, come detto, è iniziata col cadere delle foglie. Ma si è intensificata i primi di dicembre. Poi la folle notte di Capodanno, i video mandati in diretta Instagram, l’esclusione dalla rosa e una parte della tifoseria che ha preso le distanze dal suo idolo. Per la Roma quasi una benedizione visto la probabile sommossa per l’ennesima cessione. Ma l’affare col Guangzhou ha subito una frenata improvvisa proprio a causa di quei video. Superato l’imbarazzo è ripartita la trattativa che Pallotta ha subito avallato. La scorsa settimana un noto intermediario italiano che lavora per l’Evergrande di Cannavaro ha ripreso il telefono e chiamato Monchi prima di presentarsi a Trigoria. Poi, venerdì sera, ha cenato con Beltrami ovvero l’agente di Nainggolan. Lo stesso intermediario ha anche fatto un nuovo tentativo col Milan per Biglia, ma i rossoneri per ora hanno respinto le avance in attesa di un’offerta davvero importante. Torniamo a Nainggolan: in questo momento il belga è l’unico non pienamente convinto. E’ vero che i soldi in arrivo sono tanti così come i benefit da sceicco del Dubai offerti dai cinesi (limousine con autista, mega villa e quant’altro), ma è pur vero che a 30 anni Nainggolan vorrebbe prima vincere qualcosa nel calcio che conta. Non con la Roma (ormai i rapporti sono logori), ma magari col Chelsea anche se l’addio probabile di Conte potrebbe far tramontare definitivamente l’interesse dei Blues per il centrocampista. Insomma il lavoro dei cinesi ora deve incentrarsi soprattutto su Nainggolan che in queste ore ha ricevuto anche la telefonata del suo ex compagno Gervinho, attualmente tesserato per l’Hebei Fortune Football Club.
REAZIONI - Alla notizia della probabile cessione di un altro pezzo da novanta dopo Marquinhos, Benatia, Pjanic, Salah e Rüdiger la tifoseria della Roma su social e radio si è ribellata. Non tanto per la perdita di Nainggolan (che qualche tifoso ha scaricato dopo il video di capodanno) quanto per i dubbi sulle reali ambizioni di Pallotta. Anziché comprare, la Roma vende. E questo ha messo in allarme una tifoseria che non vince un trofeo dal 2007. La probabilità, ormai alta, che Radja possa fare le valigie ha però generato nervosismo anche all’interno dello spogliatoio. Ecco spiegato il volto scuro di Monchi dopo Roma-Atalanta, o le parole non certo morbide di Manolas e Strootman delle ultime settimane. Insomma la cessione di Nainggolan potrebbe creare un effetto domino e spingere più di un big a chiedere di andare via perché non convinto dal progetto.