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    Roma, Nela e una curva che non c'è

    Roma, Nela e una curva che non c'è

    "La storia della Roma non è una storia ricchissima ma, come dico sempre, le mie giornate più belle le ho vissute nei momenti calcisticamente perdenti. Perché proprio in quei momenti ho capito cosa significa Roma, la tifoseria della Roma. Sono stati momenti bellissimi, con pianti, con lacrime, con la delusione della sconfitta però lì si capiscono molte cose. Non so in quali altri posti d'Italia gli ex giocatori o giocatori attuali possano fare lo stesso discorso". Parole che provengono da un'altra epoca calcistica, quelle di Sebino Nela. Una dichiarazione d'amore arrivata in occasione della presentazione dell'evento "Voi Siete Leggenda" e che suona come un invito nei confronti del tifo giallorosso: serve anche l'apporto dei tifosi per permettere alla Roma di superare lo shock post tracollo con il Barcellona.

    UN TIFO DIVERSO? - L'ex terzino giallorosso, campione d'Italia nella stagione 1982/83 agli ordini di Nils Liedholm e prossimo all'ingresso ufficiale nella società giallorossa, con l'incarico di uomo di raccordo tra dirigenza e tifoseria, dipinge tutt'altro quadro quando deve parlare del momento attuale vissuto dalla Roma. "Ora c'è grandissimo entusiasmo nei momenti positivi mentre quando le cose non girano al meglio ci si deprime troppo. Si respira grande delusione ma credo che tutto questo faccia parte dello sport". Un rapporto, quello tra società e tifo giallorosso, logorato anche dalle proteste civili legate alla divisione della Curva Sud, cuore pulsante della passione romanista. 

    IL COMUNICATO DELLA SUD - Proprio nella giornata di oggi, il tifo organizzato si è nuovamente schierato contro i provvedimenti del prefetto Franco Gabrielli, confermando lo sciopero ad oltranza. "Non avrebbe senso rientrare allo stadio in un altro settore dopo che da mesi stiamo combattendo per la nostra curva. Non avrebbe senso perché nulla è cambiato. Rientreremo allo stadio solo quando tutto sarà come prima. Rientreremo allo stadio dalla porta principale, da protagonisti nella nostra Curva. Rientrare adesso in un altro settore sarebbe un compromesso che non accetteremo mai. Quindi a Roma-Spezia la Curva Sud rimarrà a casa! Aspettando ancora un segnale dalla nostra società".

    DUE REALTA' LONTANE - Con la presa di posizione della tifoseria, è possibile immaginare nuovamente un Olimpico semideserto in occasione delle prossime uscite ufficiali. "Mi rendo conto - ha proseguito Nela riferendosi al suo passato - che è un discorso che qualcuno non capisce, io lo capisco perfettamente, e devo dire sono stato fortunatissimo perchè tra me e la gente si è creato un feeling straordinario quindi non ho avuto alcuna difficoltà a ritrovarmi in questa città". Servirebbe dunque la grande spinta del pubblico giallorosso per provare a rialzare la testa dopo due sconfitte brucianti come quelle contro Barcellona e Atalanta. Una spinta che, almeno per il momento, difficilmente arriverà.
     
     

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