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Roma scintillante, Fiorentina dove vai senza punte? Martinez Quarta, una follia
IL TRIPLO DISASTRO DI QUARTA - In quei primi 10' viola era partito bene Castrovilli, sulla scia della doppietta contro l’Udinese, ma presto Veretout e Pellegrini hanno ripreso la gara trascinandola sul fronte opposto. La squadra di Fonseca ha segnato dopo meno di un quarto d’ora sfruttando uno dei tanti sbandamenti della difesa viola: l’assenza di Pezzella, con lo spostamento al centro di Milenkovic, ha tolto l’equilibrio e fatto perdere le distanze alla linea difensiva. Il gol della Roma ne è stato la diretta conseguenza: rilancio di Mirante, Milenkovic -come da consegna- è uscito su Dzeko per contrastarne la spizzata, ma sul bosniaco è andato anche Quarta che ha combinato il disastro, anzi, il triplo disastro perché così facendo ha ostacolato il suo compagno, favorito il romanista e liberato Spinazzola, sul quale anche Lirola, suo diretto avversario, era in ritardo. Spinazzola è partito da solo verso l’area viola, ha cercato di servire Pedro, si è ritrovato di nuovo la palla sui piedi dopo il tocco di Caceres e l’ha messa sul primo palo.
GLI OVER 31 - La Fiorentina è finita lì. Si è ancor più disunita, ha perso il controllo del centrocampo, non ha retto la spinta dell’incontenibile Spinazzola e ha mostrato tutti i suoi limiti di gioco. La sfiducia di Iachini nei confronti dei suoi giovani attaccanti era apparsa palpabile anche all’Olimpico. Ne ha tre, giovanissimi e fisicamente in buona condizione, ma sono rimasti tutt’e tre fuori dalla formazione titolare. Al loro posto una coppia over 33, Callejon e Ribery, mai stati attaccanti puri nelle rispettive carriere. Un’ala e un esterno/trequartista, così la Fiorentina si è presentata al cospetto della Roma che pure sul fronte offensivo aveva tre over 31, Pedro, Mkhitaryan e Dzeko. Largo ai giovani... C’era comunque una differenza, diremmo netta, a favore dei padroni di casa. Cercando di fare gioco in una squadra che non gioca, Ribery si allontanava ancor più dall’area romanista e Callejon restava unica e isolatissima punta. Pensare di arrivare al gol, in quelle condizioni, era più di un’utopia. Tanto per riportare un dato, alla fine del primo tempo Callejon aveva toccato appena 7 palloni.
DRAGO E DZEKO - La Roma funzionava molto bene. Fonseca aveva schierato la formazione titolare, confermando solo Smalling, Spinazzola e Mkhitaryan rispetto alla gara di Europa League contro il Cska. I giallorossi sfondavano di continuo a sinistra dove Lirola non poteva resistere alla spinta continua di Spinazzola. Controllando il gioco, la Roma ha avuto altre tre palle-gol, in due occasioni è stato fenomenale Dragowski a parare su Dzeko (colpo di testa dopo un angolo) e su Mkhitaryan subito dopo un altro eccellente intervento su Karsdorp. Altro problema della difesa viola: sui calci d’angolo, c’era il terrore nella loro area di rigore.
FUORI CASTROVILLI - Alla fine del primo tempo Iachini ha tolto Castrovilli (ammonito) per far entrare Pulgar. E’ vero che il 10 viola era scomparso dopo il buon inizio, ma era scomparso anche il resto della squadra e in ogni caso l’allenatore ha tolto il capocannoniere di una squadra che di gol non ne sta facendo tanti. Sul piano tecnico era un passo indietro. La sostituzione ha avuto solo il merito di liberare Amrabat e riconsegnarlo al suo ruolo ideale, quello di interno.
IL CONTROPIEDE PERFETTO - Dopo aver rischiato di nuovo di prendere il secondo gol (tiro di Veretout fuori di niente), Iachini ha cambiato sistema mettendo un attaccante, Vlahovic, al posto di Bonaventura, e ha schierato la Fiorentina col 3-4-2-1, con Callejon e Ribery alle spalle del giovane attaccante. Vlahovic non ha combinato niente. La Roma ha concesso la palla alla Fiorentina che, a sua volta, ha concesso lo spazio alla Roma. In questo scambio di...concessioni, la squadra di Fonseca ha avuto ancora delle possibilità, quella di Iachini no. Così, intorno al 20', è entrato anche Kouamé al posto dell’inutile (in quel ruolo) Callejon. Con lo spazio a disposizione, la Roma ha chiuso la gara con un contropiede da stropicciarsi gli occhi: è partito l’imprendibile Veretout, lancio perfetto per il controllo perfetto (in corsa) di Dzeko, tocco perfetto per Mkhitaryan, assist perfetto per Pedro, palla sospinta in rete. Applausi.
QUARTA, UNA FOLLIA - Da poco arrivato in Italia, Martinez Quarta era già apparso frastornato in occasione del primo gol romanista e anche dopo. Ma quello che ha fatto a 2' dalla fine è pura follia, inconcepibile e inaccettabile. E’ entrato con una martellata sullo stinco di Dzeko e Orsato l’ha cacciato dal campo con l’espulsione diretta.
:(actionzone)
Roma-Fiorentina 2-0 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 12′ Spinazzola, 71′ Pedro
Assist: 12' Mirante, 71' Mkhitaryan
Espulsi: 89′ Quarta (gioco pericoloso)
Ammoniti: 24′ Dzeko, 32′ Castrovilli, 33′ Veretout, 51′ Lirola, 92′ Cristante
Roma (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp (72′ Peres), Pellegrini (79′ Cristante), Veretout (90′ Kumbulla), Spinazzola; Pedro (72′ Perez), Mkhitaryan; Dzeko. All.: Paulo Fonseca.
Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Quarta, Milenkovic, Caceres; Lirola, Bonaventura (57′ Vlahovic), Amrabat (82′ Duncan), Castrovilli (45′ Pulgar), Biraghi; Callejon (67′ Kouame), Ribery (82′ Cutrone). All.: Giuseppe Iachini.
Arbitro: Orsato