Una foto emblematica. Un'immagine che fa discutere i tifosi romanisti e non solo. Totti e De Rossi in panchina, sostituiti nel match più importante dell'anno, quello che poteva riaprire la corsa Scudetto. Il Capitano al 71' ha lasciato il posto ad Iturbe, subito dopo Capitan Futuro ha fatto spazio a Nainggolan, e come per magia la Roma ha cambiato faccia. In inferiorità numerica i giallorossi hanno iniziato l'assalto all'area bianconera segnando il gol del pareggio e mettendo in apprensione la difesa bianconera per tutti gli ultimi minuti del match.

IL PRECEDENTE - La mossa di Garcia ha ricordato molto una scelta fatta da Ranieri durante un sentitissimo derby. Stagione 2009/2010, giallorossi impegnati nella rincorsa all'Inter di Mourinho. Al 45', con la Roma sotto per 1-0, il tecnico di Testaccio lascia negli spogliatoi i due simboli giallorossi per far posto a Menez e Taddei. Risultato? Doppietta di Vucinic e match ribaltato. "Sentivano troppo la partita. Non riuscivano a fare le cose che sono in grado di fare e ho tagliato la testa al toro" si era giustificato Ranieri allora.

VERSO UN NUOVO CORSO - Totti e De Rossi sono un problema per questa Roma? No. Due giocatori del loro calibro non possono mai essere un problema, purchè si mettano a disposizione della squadra. Entrambi erano reduci da una prova positiva contro il Feyenoord e probabilmente hanno pagato la fatica dei due impegni ravvicinati. Inoltre, il loro carattere passionale e sanguigno, li porta spesso a sentire i big match più del necessario, togliendo loro lucidità. La scelta di Garcia, che da principio era sembrata un azzardo, ha cancellato lo status di intoccabili dei due simboli giallorossi. Un nuovo passo verso una Roma sempre più internazionale e sempre meno romana.

E I TIFOSI COSA PENSANO? - Nell'era di Twitter e Facebook quale modo migliore per tastare il polso dei tifosi se non scandagliando i social network? I tifosi bianconeri avrebbero preferito che i due giallorossi avessero giocato tutti i 90 minuti, mentre supporters e critici giallorossi hanno concordato sull'impalpabilità dei due giallorossi, invocando l'ormai inevitabile ricambio generazionale.