Calciomercato.com

  • Roma, salta la rivoluzione dei De Rossi in Primavera. È necessaria, ma con Pallotta...

    Roma, salta la rivoluzione dei De Rossi in Primavera. È necessaria, ma con Pallotta...

    • Emanuele Tramacere
    L'emergenza coronavirus sta condizionando il mondo del calcio in tutti i suoi settori e non solo nei campionati delle prime squadre, bensì anche nei settori giovanili, dove l'attività nella sua quasi interezza è stata già cancellata mentre resta sospeso il campionato Primavera. C'è tuttavia una realtà che ha accusato maggiormente il colpo in questo particolare frangente storico ed è la Roma. Il club giallorosso, poco prima dello scoppio della crisi sanitaria il club, aveva avviato l'iter di un progetto di rifondazione che partiva dalla famiglia De Rossi e sfruttava il cambio imminente di proprietà. 

    IL RITORNO DI BRUNO CONTI -
    Il primo tassello di questa mini-rivoluzione è stato posto con il ritorno alla Roma di Bruno Conti. Dopo 4 anni dal suo allontanamento l'ex bandiera giallorossa è stata richiamata a inizio anno in società dove ha ripreso il ruolo di direttore tecnico delle formazioni dall'Under 16 in giù. Un ruolo da talent scout che già in passato gli aveva permesso di rendere florido di talenti, spesso approdati fino alla prima squadra (Florenzi, Pellegrini, Romagnoli, Politano...) il vivaio di Trigoria. Conti è stato richiamato a novembre e a fine stagione il suo staff avrebbe dovuto arricchirsi con la "promozione" di Alberto De Rossi.

    LA POSIZIONE DI ADR - Gli ultimi anni del settore giovanile della Roma e della Primavera in particolare si sono allontanati un po' troppo gli standard di eccellenza a cui eravamo abituati. In particolare la posizione dello storico allenatore Alberto De Rossi, che da 27 anni siede su una panchina delle squadre giovanili della Roma, sarebbe stata rivista dato che il suo contratto è in scadenza il 30 giugno 2020. I progetti erano infatti quelli di non rinnovare l'accordo da allenatore e di formulargli un'offerta differente, da dirigente e responsabile, piazzando al tempo stesso al suo posto in panchina il figlio Daniele, ormai ritiratosi dal calcio giocato e pronto per un nuovo cammino.

    DANIELE NON TORNA - La proposta che fu respinta il giorno del suo addio alla Roma per trasferirsi al Boca Juniors è tornata quindi sul tavolo di Daniele De Rossi, questa volta però, da una proprietà differente da quella che aveva ammainato la sua bandiera. De Rossi avrebbe dovuto sostenere i corsi di abilitazione al patentino UEFA A e B che permette di allenare prime squadre e settori giovanili a marzo, ma quei corsi non ci sono stati per via dell'emergenza. Oggi che l'iter dei patentini da allenatore è ripartito il nome di DDR non si legge in nessuno dei corsi organizzati dalla FIGC. Questo blocca quindi il progetto di portarlo in panchina, ma potrebbe non essere affatto un caso.

    RIVOLUZIONE NECESSARIA, MA... - Come detto il rapporto di De Rossi con Pallotta è ancora gelido e con la permanenza di questa proprietà americana non c'è fretta per Daniele di accelerare le scelte per il proprio futuro. E la Primavera della Roma? Sarà ancora nelle mani di Alberto De Rossi che presto firmerà un nuovo accordo in cui sarà inserita una via d'uscita "dirigenziale" per il futuro. La rivoluzione è necessaria, ma dovrà ancora attendere.

    Altre Notizie