NEL POST PARTITA DI MILAN-ROMA IN ESCLUSIVA PER SKY, IL DIRETTORE SPORTIVO DELLA ROMA WALTER SABATINI

Nel secondo tempo c’è sempre una flessione: è un problema di tenuta atletica o mentale?

I calciatori sono calciatori e dovrebbero fare le cose da calciatori, a prescindere dall’anagrafe e dall’età. Comunque è un dato che vale la pena analizzare, evidentemente qualcosa succede. In qualche misura è anche confortante, dimostra che la squadra è parzialmente competitiva. Nel calcio il parzialmente non basta perché le partite durano 90 minuti, il mister saprà isolare i problemi di questa natura e sistemarli.

Servono due o tre acquisti di qualità per colmare il gap che c’è con le squadre di vertice?

I calciatori che sono venuti alla Roma devono dimostrare le loro qualità, perché qualcosa potrebbe essere stato sbagliato. La Roma è un cantiere aperto, però deve dare adesso delle risposte. L’anno prossimo l’organico sarà integrato, però questo non significa che dobbiamo aspettare l’anno prossimo per vincere le partite che possiamo vincere. Questa di oggi, magari dico una cosa impopolare, non mi è sembrata una partita che la Roma non avrebbe potuto affrontare con un altro piglio. Di questo siamo molto rammaricati.

Segna l’addio alle speranze per il terzo posto?

L’abbiamo evocato a tratti, così, senza dichiararlo come nostro obiettivo. Il nostro obiettivo era quello di avere in campo una squadra volitiva e forte. Non penso che questa partita ci tagli fuori da questa possibilità, dipenderà dalle altre nove che andremo a giocare, però penso che la squadra debba immediatamente resettarsi e ripartire.

Un giudizio sul lavoro difensivo della Roma sul secondo gol di Ibra.

È stato un errore di lettura di traiettoria di Kjaer.

Più Milan o più Juve per lo scudetto?

Sono due squadre fortissime, che giocano un calcio un po’ diverso. Dico Milan perché oggi ha un vantaggio espresso dai punti in classifica, l’aritmetica dice Milan, però la Juve non mollerà fino in fondo.