Andrea Staccioli INSIDE
Roma, Rosella Sensi: 'Di Francesco non ha colpe. Totti deve fare il dt'
Sulla scorta nel 2006.
“È una cosa davvero brutta che non auguro a nessuno, ringrazio quei ragazzi di quel periodo per avermi protetto.
Poi è arrivata la telefonata in diretta di Fabio Capello, che ha voluto salutare la sua ex presidente: “Fabio non voleva essere simpatico, voleva solo vincere. È meglio di Mourinho”.
La vicenda Kerimov?
Non c’era ostacolo da parte nostra, però a un certo punto son spariti.
Soros?
Oddio no, basta! Non ce la faccio più! Chi vuole creda quello che vuole…
Sawiris?
Se non parlo degli altri non devo parlare neanche di lui, ma ho un bellissimo ricordo, voleva comprare… non dico altro.
Come l’avete presa quando Spalletti andò a parlare con il Chelsea?
Io non gli dissi niente, ci hanno pensato due grandi dirigenti come Bruno Conti o Daniele Pradè. È stato meglio. Perdono ma non dimentico. Anche se si dice di no, nella stagione 2008-2009 Samuel Eto’o è stato vicino alla Roma.
Su Spalletti e Ranieri.
L’addio di Spalletti è stato complicato, io non gliel’ho quasi perdonato. Ero molto dispiaciuta, gli dissi che il comandante non lascia la sua nave. In quel momento c’erano Mazzarri, Mancini e Ranieri. Ho grande stima di Mancini, ma aveva due problemi. Non me li fate dire… Quindi ho scelto Ranieri. Per quel momento storico, io avevo bisogno di un grandissimo allenatore con un pathos diverso. Ranieri dava qualcosa di più oltre alla grande professionalità, che ha anche Mancini.
Se lei fosse ancora presidente, che ruolo darebbe a Totti oggi nella Roma?
A Francesco avrei dato un ruolo da dirigente, ma non quello che ha oggi. Deve avere un suo ruolo ben preciso. Gli avrei dato un paio di ruoli: uno nelle giovanili al fianco di Bruno Conti, oppure quello di direttore tecnico. Avrebbe risolto tantissimo problemi a Di Francesco, facendo da filtro con la squadra.
E a De Rossi?
Lo vedrei come allenatore, ha caratteristiche per cui potrebbe farlo. Sa comunicare molto bene, anche se a modo suo. Si prende sempre le sue responsabilità quando parla.
Sul momento di Di Francesco. Ho grande stima per Eusebio, non credo che la responsabilità di questo momento sia sua. Me lo terrei comunque per tutta la stagione, me lo terrei vicino e stretto stretto. Bisogna capire il momento e bisogna capire i giocatori. È più facile sostituire un tecnico che tutta una squadra, quindi è più “facile” mandare via l’allenatore.