Il 9 marzo di 20 anni fa la carriera di José Mourinho subiva una svolta indelebile: il gol di Costinha nel finale dell’ottavo di finale di Champions League contro il Manchester United, festeggiato con un’indimenticabile scivolata ad Old Trafford, consegnava il suo Porto alla storia e avviava una cavalcata vincente che si sarebbe conclusa col successo sul Monaco nella finale di Gelsenkirchen. 

MOU IN ARABIA CON RONALDO E TOTTI!

IN ARABIA - Oggi lo Special One è un allenatore alla ricerca di una nuova avventura dopo l’esonero per mano della Roma dello scorso 16 gennaio - dopo una sconfitta per 3-1 per mano del Milan - e l’avvento sulla panchina giallorossa di Daniele De Rossi. Dopo la comparsata per la finale della coppa nazionale tra Zamalek e Al Ahly a Riyad, il tecnico portoghese non ha voluto perdersi l’opportunità di seguire dal vivo il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Intercettato dai colleghi di Sky Sports, Mourinho ha parlato così del suo attuale momento e delle prospettive per il futuro: “Vorrei lavorare già domani, se fosse possibile. Ma al tempo stesso non voglio commettere l’errore di prendere la decisione sbagliata”.
L'ORGOGLIO DELLO SPECIAL ONE - Il nome di Mourinho è stato accostato ripetutamente a club della Saudi Pro League nell’immediatezza della conclusione della sua esperienza alla guida della Roma, in particolare all’Al-Shabab guidato dal connazionale Vitor Pereira. Lo Special One, sempre a Sky Sports, è poi ritornato sul lavoro svolto da tecnico giallorosso: “Abbiamo fatto grandi cose, conquistando due finali in una società che non ne ha disputate molte nella sua storia. Non è stato semplice. Ora attendo la chiamata giusta”.