Gervinho è l'uomo del momento in casa della Roma prima in classifica a punteggio pieno. Il Messaggero ricorda le ironie ai tempi del suo arrivo dall'Arsenal, quando qualcuno lo definiva un giocatore inutile coi piedi storti. L'ivoriano era il primo della lista del tecnico Rudi Garcia, che lo conosce benissimo avendolo già allenato in Francia al Lille e, a differenza di quanto fatto a Londra come confermato da Wenger che comunque non lo rimpiange, si è ambientato benissimo nella Capitale. 

Gervinho è anche un personaggio un po' stravagante per quel suo buffo aspetto da cartone animato. Il Messaggero scrive tutti i soprannomi affibiatigli dai tifosi giallorossi: da Giaguaro a Er tendina, da Mociovileda a Er Monnezza passando per Fronte del Palco, Fronte del porto, Frontespizio, Frontino e Frontone. L'ivoriano si è preso la sua rivincita, diventando subito l'idolo della comunità africana a Roma. Sekou Diabate, considerato da 20 anni come un ambasciatore della musica e della cultura africana in Italia, ha commentato: "Gervinho è un simbolo e un esempio da seguire, grazie a quello che sta facendo rende felici tutti gli africani".