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Roma, Cairo frena ma Petrachi è già al lavoro. Ecco le prime mosse
RINNOVI DELICATI - L'attuale ds Massara, che lascerà la Roma a fine stagione, ha già intavolato la trattativa per il rinnovo di El Shaarawy ma lascerà a Petrachi la responsabilità di accordi ben più complessi. Il primo è De Rossi che ha il contratto in scadenza a giugno e con il quale Petrachi vorrà parlare di persona per capire in che condizioni fisiche e morali è. Poi toccherà ovviamente a Zaniolo corteggiato da mezza Europa. Il suo entourage ha chiesto 2,5 milioni a stagione, la Roma arriva a 2. In agguato resta soprattutto la Juventus. Decisamente più pessimismo su Dzeko che difficilmente rinnoverà e che quindi è destinato a partire.
PLUSVALENZE - E passiamo così al discorso cessioni. Il club giallorosso deve fare 45 milioni di plusvalenze, e difficilmente arriveranno da giocatori come Nzonzi o Pastore. Oltre al piano B rappresentato da giocatori in prestito come Sanabria, Ponce o Defrel, bisognerà pensare a due partenze dolorose. Quasi scontata quella di Manolas (causa clausola rescissoria da 36 milioni di euro), si pensa a uno tra Under e Lorenzo Pellegrini. Poi c'è da rivalutare Schick per il quale si pensa a una soluzione in prestito.
ALLENATORE E ACQUISTI - Prima di poter intavolare trattative vere e proprie per i calciatori, bisogna capire chi allenerà la Roma. La speranza di arrivare a Sarri è quasi tramontata, e pure per Gasperini la strada in salita. Petrachi preferirebbe lavorare con un tecnico italiano (anche a lui piace Giampaolo), ma la pista estera non è da escludere. Dal Torino si porterebbe via volentieri almeno due tra Izzo, Nkoulou e Belotti, ma convincere Cairo non sarà semplice. Sempre sul mercato italiano si cercherà di chiudere per Cragno, mentre in Francia (dove Petrachi ha pescato diversi giocatori) piace Thauvin. Discorsi prematuri, ma non troppo.