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Roma, Pellegrini: 'Con Friedkin progetto ambizioso. Critiche? Ho solo una preoccupazione...'
Vi sentite una squadra forte a livello internazionale per arrivare fino in fondo in Europa League?
Penso che deve essere così, sono quasi due anni che abbiamo la possibilità di lavorare insieme con il mister e con un gruppo consolidato già dall’anno scorso. Questa consapevolezza deve essere cresciuta. Sappiamo che domani affrontiamo una grande squadra che viene giù dalla Champions League e dobbiamo avere tutte le attenzioni del caso. Noi faremo la nostra partita, quello che abbiamo preparato e quello che pensiamo di essere più bravi a fare.
Come vivi questa altalena di giudizi dei tifosi? In tanti ti esaltano ma si aspettano qualcosa di più da te? Ti sprona o ti senti eccessivamente bersagliato dalle critiche?
Il calcio è bello perché è di tutti, è bello che ognuno possa avere il suo pensiero su tutti, l’allenatore, il giocatore o la squadra. Dobbiamo essere abituati a questo tipo di giudizio ma non è questo che mi sprona a fare di più. Lo fa la mia ambizione di venire ogni giorno qui all’allenamento per migliorarmi e fare qualcosa in più per essere pronto la domenica perché i tifosi ti giudicano per quello che fai in campo. La mia unica preoccupazione è quella di migliorare sempre quello che faccio in campo in maniera di essere a posto con me stesso e poi spero anche con gli altri.
Sei il miglior assist man da corner e calci da fermo mentre su punizione ancora non sei riuscito a segnare. E’ vero che in allenamento sei il migliore e per questo stai insistendo?
Questo si lega al discorso di prima, sono contento di aver fatto tanti assist da corner perché la mia squadra ha segnato ma queste statistiche forse le pensate più voi che noi. Rigurardo le punizioni non sono io a doverlo dire, scegliamo insieme anche con il mister e lo staff. Ci fermiamo spesso dopo gli allenamenti per cercare di migliorare. Ci sono molti miei compagni che calciano benissimo le punizioni e i calci d’angolo e spesso e volentieri ci alterniamo. Sotto questo punto di vista siamo tranquilli. Ci sono molti compagni che hanno tante qualità sia nel battere punizioni, calci da fermo e gli angoli. Dopo gli allenamenti ci fermiamo per cercare di migliorare. L’importante è cercare di migliorarsi.
In più di un’occasione, il CEO Guido Fienga parlando del tuo rinnovo ha detto “lo convinceremo con un progetto ambizioso”. Ora che i Friedkin si sono insediati da 7 mesi, come lo giudichi il progetto del club?
Lo definisco sicuramente un progetto ambizioso perché ho avuto la fortuna e la possibilità di parlare con i Friedkin, Pinto e Fienga. Ho avuto modo di capire l’ambizione che loro hanno e questa è una cosa che mi rende molto felice far parte di un progetto che vuole crescere perché anche io sono un ragazzo e un calciatore che ogni giorno viene la mattina al campo con l’idea di doversi migliorare in qualcosa. Sentire intorno a me questa idea mi fa piacere, riconosco molta ambizione nel club ma non solo, anche nel mister, lo staff tecnico e i miei compagni. Questo ti fa venire al campo felice.
La Roma ha concesso più gol degli altri 8 club al vertice della Serie A. E’ per via del gioco, di problemi difensivi o di qualcosa di diverso?
Come ha anche detto prima il mister spesso ci siamo creati delle difficoltà da soli. Non è un problema di stile di gioco perché curiamo nel minimo dettaglio negli allenamenti quello che la domenica dobbiamo fare in fase difensiva. Siamo una squadra organizzata che raramente subisce quando non siamo da soli a crearci dei problemi. Questa cosa della gestione della palla quando veniamo pressati dobbiamo essere più attenti e concentrati altrimenti poi svanisce tutto il lavoro che facciamo durante la settimana nel preparare le partite offensivamente e difensivamente quando uno compie un errore individuale. Se vogliamo stare lì in alto dove tutti noi lavoriamo per stare c’è poco spazio per gli errori individuali e dobbiamo cercare di limitarli il più possibile.
Durante questo campionato la Roma ha battuto tutte le squadre più debole ma non quelle più forti. Lo Shakhtar è una grande squadra, qual è il piano per batterli e migliorare questo dato?
Direi che l’unico dato per migliorare è vincere queste due partite. Iniziamo facendo tutto quello che abbiamo preparato mantenendo la concentrazione e la consapevolezza di quello che stiamo facendo. Cerchiamo di vincere sia domani che la prossima settimana. Questo è quello che possiamo fare per migliorare questo dato.