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Roma, Pellegrini: 'A Istanbul come una finale. Io e Zaniolo onorati di restare a lungo qui'
Fisicamente a che punto sei? Questo è l’anno in cui diventi calciatore compiuto al tuo massimo livello?
A livello fisico mi sento molto bene, ho lavorato molto per stare bene veramente e non dover aspettare ancora altro tempo per essere al 100%. Ho lavorato per esserlo da subito e sono contento di essere riuscito a giocare 70 minuti già domenica, è stata una piccola vittoria. Sono stato contento per tutto il lavoro che ho fatto, mi sono ripagato giocando. Quest’anno sono molto ambizioso, spero che sia un anno importante, ma non ho assolutamente la presunzione che riuscirò a raggiungere il mio massimo. Mi impegnerò per migliorare, ma il massimo è un obiettivo astratto da raggiungere, allenandosi tutti i giorni al 100%.
Ti sei trasformato in un grande uomo assist: ci scherzi con i compagni? Vorresti segnare di più?
Mi piace molto mettere i compagni in porta, ci scherzo molto soprattutto con Edin, mi dice ‘dammela, dammela’, così segna lui. Vorrei segnare anche di più, l’emozione di un gol e vedere i compagni che ti abbracciano è un’altra cosa. Magari mi abbracciano comunque, ma vorrei fare tutti e due.
Avete la sensazione che questa sia una piccola finale? Una sfida da dentro o fuori.
Sì, perché è effettivamente così. E’ una partita difficile e importante che vogliamo assolutamente vincere. Il nostro primo piccolo obiettivo è passare il girone. Le cose si sono complicate, ma non ci deve interessare. Vincere è importante per il nostro morale e la nostra determinazione, al di là del risultato è importante vincere in generale e domani è fondamentale.
Per giocatori come te Zaniolo, Florenzi è un vantaggio o ti piacerebbe avere un ruolo specifico?
"Dipende come fai i ruoli (ride, ndr). E' un vantaggio secondo me, saper fare più ruoli permette di avere più continuità. Per noi giocatore è importante giocare, e per noi giovani avere la possibilità di sbagliare. A me piace giocare in più ruoli perché mi piace imparare".
Tutti si aspettano che tu e Zaniolo sarete la Roma del futuro, ne avete mai parlato personalmente?
"No, personalmente noi due no. Penso sia un discorso particolare da fare, siamo giovani e forse neanche pensano troppo a quello che sarà. Io sono cos', mi concentro su quanto faccio adesso. Se sarà così, penso di parlare anche a nome di Nicolò, ne saremo onorati perché siamo in una grande squadra e può farci crescere tanto".
Cosa può insegnarvi la gara di andata?
"Sappiamo che il Basaksehir è in un buon momento. Noi abbiamo voglia e necessità di vincere, noi giocatori non dobbiamo pensare a queste cose. Dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro e su domani".