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    Roma, Pastore è di nuovo sparito. E il Coronavirus ha bloccato un affare

    Roma, Pastore è di nuovo sparito. E il Coronavirus ha bloccato un affare

    • Andrea Distaso
    L'illusione dell'autunno giallorosso sembra già evaporata. A cavallo tra ottobre e novembre, Paulo Fonseca era riuscito a restituire protagonismo a uno degli acquisti più discussi della Roma della gestione Pallotta e dell'ex direttore sportivo Monchi, l'argentino Javier Pastore. Il nuovo ruolo da playmaker davanti alla difesa pareva ritagliato su misura per un calciatore di indiscutibile talento, ma frenato da sempre da problemi di continuità. Un'illusione, appunto, perché del Flaco si sono perse nuovamente le tracce.

    L'ANCA NON GUARISCE - L'infortunio di Parma dello scorso 24 novembre e l'edema osseo riscontrato nelle successive visite mediche non sono mai state completamente superati e anche nell'allenamento odierno Pastore ha lavorato a parte, avvertendo ancora dolore nella zona dell'anca. La sua fugace apparizione nel finale dell'ultimo derby è stata seguita da due panchine consecutive nelle debacle contro Sassuolo e Bologna, a conferma di un fastidio che persiste e che non permette di stilare tempi precisi per il completo recupero.

    AFFARE SFUMATO - E che alimentano i rimpianti della Roma per non essere riusciti a concludere una trattativa impostata nei minimi dettagli nell'ultima finestra di mercato. Il ds Petrachi aveva individuato un club cinese disposto ad accollarsi il pesante ingaggio da 4,5 milioni di euro netti a stagione, ma l'emergenza scatenata dal Coronavirus e il conseguente slittamento dell'inizio della Superleague hanno fatto tramontare l'affare. Lasciando a Fonseca, un'altra volta, il non semplice compito di provare a recuperare il Flaco, che numericamente potrebbe essere una risorsa preziosa considerando lo stop di Diawara e il cattivo momento di forma di Vereout e Cristante. E che invece ad oggi si è rivelato una mera illusione.

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