Roma, Pallotta: 'Nuovo stadio? Niente di simile in Europa'
L'edizione odierna del Corriere della Sera riporta le dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della Roma James Pallotta alla Borsa di New York, dove si è recato per incontrare i giovani delle start up tecnologiche italiane di ItaliaCamp. 'Non andrebbe mai detto, perché quelli sono stati giorni molto brutti per tutti i fan della Roma, ma vista a distanza di tempo la sconfitta nella finale di Coppa Italia ha funzionato da molla per una svolta radicale - ha affermato il patron giallorosso -. Senza quella scossa forse avremmo continuato cercando di migliorare qua e là. Invece quella frustata ci ha spinto a rivoltare tutto. E ha funzionato. Il nuovo logo? Lo so, ci sono vecchi tifosi che si sono arrabbiati. Capisco, e mi dispiace. I nostri fan a volte sono difficili, ma sono incredibili, i migliori del mondo: una grande forza per noi. Ma il logo deve essere qualcosa di riconoscibile ovunque nel mondo. Roma lo è, AS no. Ero stanco di sentirla chiamare, all'estero, A.C. Roma. Vorrei che questo diventasse il marchio sportivo più importante al mondo. Il nuovo stadio? Lo presenteremo a fine marzo. Modernissimo, pieno di tecnologia. Vedrete: in Europa non c'è nulla di simile. C'è qualcosa negli Usa: a San Francisco e Kansas City. Sarà una struttura modulare che potrà essere adattata a manifestazioni da 15, 25 o 45mila spettatori. Faremo almeno 200 eventi l'anno, partite comprese: concerti, rugby, anche un festival del jazz. Il sindaco di Roma ha vissuto e lavorato per molti anni negli Stati Uniti. Comprende benissimo il valore di un'opera che arricchisce la città, offre nuove opportunità e nuovo lavoro e non costerà nulla al contribuente: tutti soldi privati. Banche italiane? No, istituzioni finanziarie americane. Ne parleremo alla presentazione ufficiale dello stadio, a fine marzo. Le tempistiche? Dipende da quando cominceranno i lavori. Iniziando ad agosto, potremmo farcela in due anni'.
