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    Pallotta: 'Lotito pensa solo al suo potere. Strootman e Pjanic? Ascoltiamo offerte'

    Pallotta: 'Lotito pensa solo al suo potere. Strootman e Pjanic? Ascoltiamo offerte'

    James Pallotta non fa il pompiere: dopo le dichiarazioni contro Lotito, il presidente della Roma, intervistato dal sito americano Bleacherreport.com, ha parlato della sua squadra non lesinando un'altra frecciata all'omologo laziale: "Ha una visione molto diversa dalla mia su come dovrebbero essere gestite le cose. Penso solo che faccia le cose per mantenere la sua base di potere, piuttosto che pensare a ciò che è meglio per il campionato. Sono sicuro che abbia un parere molto diverso dal mio, ma si sa, i fatti contano più delle parole. Il derby per me è importante, ma battere la Lazio deve far parte di un quadro più ampio che ci deve portare a vincere lo scudetto. Vincere i derby e arrivare ottavo o decimo non mi renderebbe felice”.

    SU STROOTMAN E PJANIC - "Finalmente i giornali hanno smesso di infastidirci su Strootman, anche perché lo stesso Strootman ha recentemente detto che gli piace l’Italia e che ha un contratto di 5 anni. E comunque non avevo intenzione di venderlo ugualmente. Con Pjanic e il Liverpool è lo stesso: abbiamo 4 anni di contratto con Miralem e lo amiamo. Vogliamo avere la migliore squadra possibile, ed è la cosa più importante. Siamo uomini di affari, però, e se qualcuno arriva con un’offerta molto alta per un giocatore, bisogna ascoltarlo. Non si può dire solo no. La mia idea su Strootman e Pjanic, per esempio, è non venderlo, ma se arriva qualcuno e offre una quantità enorme di denaro, bisogna ascoltarlo".

    SULLA SCONFITTA COL BAYERN - "Il gol di Robben ha dato il via all’alluvione. Non eravamo pronti a questo grande salto. Garcia ha detto che erano troppo per noi, non credo fossimo pronti per il loro tipo di gioco, per quel pressing. Ci hanno provato poi altre squadre e ci siamo adattati ma in quella occasione non fu possibile. Il prossimo anno, comunque, saremo più forti e faremo meglio in Champions".

    SULLO STADIO - "La costruzione? Circa due anni, se tutto va bene può esser pronto per la stagione 2017. Ci piacerebbe averlo pronto prima, ma non c’è niente che possiamo fare noi per accelerare il processo".

    SU CASTAN E ROMAGNOLI  - "In estate abbiamo aggiunto molti nuovi giocatori e ci sono stati anche numerosi problemi ed infortuni. Ci sono reparti in cui potremmo migliorare ma se guardiamo al prossimo anno, Castan tornerà con il gruppo così come Romagnoli, che alla Sampdoria sta facendo molto bene pur avendo solo 20 anni. Saremo più forti sul piano difensivo perché i ragazzi avranno avuto anche il tempo di conoscersi meglio. A centrocampo non avremo bisogno di grandi cambiamenti. Tutti lavorano sodo, compresi i molti giovani su cui abbiamo investito."

    SUL PRESTIGIO DEL CAMPIONATO - "Con gli altri presidenti abbiamo discusso su ciò che pensiamo possa essere utile per tutti. La Premier League è il campionato migliore ma qui c’è più competizione rispetto a Germania, Francia e Spagna. Servono mosse intelligenti che riportino la Serie A ai livelli che le competono".

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