Il dualismo Destro-Osvaldo è destinato a far discutere sia in questa finestra di mercato sia nella prossima estiva. Ad inizio stagione Zeman ha provato a farli coesistere in attacco, schierando l'ex Siena da ala destra, ma la scarsa propensione del ragazzo a giocare in quella posizione e l'immediata esplosione di Lamela hanno aiutato a far naufragare il progetto. Salvo eventuali emergenze, da qui alla fine del campionato giocherà sempre soltanto uno dei due in avanti. A giugno, la dirigenza giallorossa pagherà i quattro milioni di euro di riscatto al Genoa e acquisterà Destro a titolo definitivo. Poi anche a seconda delle offerte deciderà su chi puntare.

Un discorso simile a quanto accaduto la scorsa estate. Protagonisti Borini e ancora una volta Osvaldo, corteggiato dal Malaga. A giugno, la Roma riscattò la seconda metà di Borini dal Parma, ma l'offerta successiva del Liverpool convinse la dirigenza giallorossa a cederlo e confermare automaticamente l'italoargentino per la gioia di Zeman. Attualmente Osvaldo offre più garanzie tecniche di Destro (11 gol realizzati contro tre) ma è spesso frenato dal proprio carattere: l'espulsione rimediata in Coppa Italia contro l'Atalanta è soltanto l'ultimo dei comportamenti assunti dall'attaccante, poco apprezzati soprattutto dal dg Baldini.

Per questo motivo, la Roma ha fissato un prezzo di vendita per l'italo-argentino: 22 milioni. Può essere piazzato all'Inter, alla ricerca dell'erede di Milito; Berlusconi ha ritirato il Milan dalla corsa (ma ai rossoneri piace Destro), e infine la Juventus è sempre alla finestra nonostante si sia già cautelata con Llorente. Stesso discorso per il Bayern con Lewandowski. Ergo, la partita è ancora tutta da disputare. Osvaldo riuscirà a spuntarla ancora una volta?