Roma, Osvaldo non vale più di Vucinic
Questa mattina la Roma è partita per Bratislava con l'obiettivo di chiudere già nella partita d'andata il discorso della qualificazione ai gironi di Europa League. All'aeroporto di Fiumicino si è subito notata l'assenza del ds Walter Sabatini. Nessun stupore, considerato il momento cruciale del mercato. I giorni passano e la Roma deve ancora inserire tre-quattro tasselli nella formazione titolare. Oltretutto, già oggi potrebbe essere ceduto Andrea Bertolacci in prestito al Lecce. Il centrocampista è alle prese con alcune noie muscolari, quindi non utile a risolvere le attuali defezioni a centrocampo in vista dell'impegno europeo. A tal proposito, la dirigenza, dopo aver ceduto l'extracomunitario Koffi in Belgio, tornerà alla carica per Fernando, in rotta con il Porto.
Sabatini, tuttavia, in questi giorni sta pensando innanzitutto al sostituto di Mirko Vucinic. La Roma qualche giorno fa ha recapitato un'offerta all'Espanyol per Osvaldo: 16 milioni di euro più bonus. L'idea dell'attaccante italoargentino, però, è venuta allo staff tecnico, ovvero a Luis Enrique e ad Ivan De la Pena (attualmente in periodo di riflessione). Lo chiariamo subito, perchè il diesse in realtà non è mai stato convinto dell'operazione. Ha raccolto pareri tra gli addetti ai lavori scoprendo alcuni limiti caratteriali dell'attaccante: Osvaldo è molto restio ad andare in panchina, non accetta con serenità le scelte del mister, è un ragazzo parecchio umorale. Non il massimo per chi deve contendersi il posto con un certo Francesco Totti. Il secondo motivo è di tipo logico: la società ha incassato 15 milioni di euro per Vucinic, perchè investirne di più per un sostituto oggettivamente non superiore sotto il profilo tecnico?
E' per questa ragione che gli esperti non sottovalutano assolutamente l'ipotesi di una prossima offerta giallorossa al Palermo per Abel Hernandez, stimata intorno ai tredici milioni. Qualcuno è convinto che una cifra del genere, stipulata a fine agosto, potrebbe far vacillare anche un osso duro come Zamparini...