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Mourinho: 'Il City spende 80 milioni per Phillips e poi lo scarica, la Roma è un'altra cosa. Idee chiare sul futuro'
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Domani altri 60 mila spettatori
Il giorno che non è pieno lo stadio sarà una sorpresa negativa per noi. E’ una motivazione ed è bello. Loro ci mettono in condizione di andare all’Olimpico, non ci interessa se è Fiorentina o Napoli o se abbiamo bisogno di vincere. Per loro non ci sono condizioni. Domani dobbiamo vincere per loro, per noi, per il calcio. Il calcio va rispettato e se nessuno pensa che lo Slavia non vince la partita, il calcio è il calcio. Noi dobbiamo pensare che loro possono perdere. Ci saranno de cambi ma sono obbligatori. Per esempio dietro Ndicka è squalificato, Mancini è infortunato, Smalling lo sapete. Sono cambi obbligatori anche nel modo di giocare. Dobbiamo vincere”.
Cosa manca alla Roma per arrivare a quello che lei ha in mente?
“Siamo meno forti sulle palle inattive, anche questa è una caratteristica. Una squadra con Smalling e Ibanez vince più duelli difensivi ed è molto più pericolosa in palle inattive. Senza di loro però c’è più costruzione in possesso e ci sono meno errori in prima fase. Siamo una squadra diversa, tu hai capito le cose negative spero che hai la possibilità di capire quelle positive. Fare dei gol dopo 20 passaggi è una qualità che per alcuni merita post e reels nella Lega Calcio mentre a noi no. Sono qui e da due anni fa e legge le dichiarazioni del presidente Viola. Trent’anni fa era uguale”.
La stagione si potrebbe decidere anche grazie al mercato di gennaio?
"Il mercato sarà sempre in base alle nostre disponibilità".
Ci spera poco?
"Noi siamo insieme, sia io sia Tiago Pinto sia la proprietà vogliamo tutti la stessa cosa, ma abbiamo delle difficoltà. Il Manchester City ha speso 80 milioni per Philips e ora lo manda via a gennaio, noi siamo una realtà diversa. Io vorrei 3/4 giocatori come Pinto e la società per migliorare la squadra. Se prendiamo un difensore a gennaio io sarei contento. Mi piacerebbe qualcosa di più ma non è possibile e loro stanno lavorando per accontentarmi. Anche se prendessimo il difensore avremmo difficoltà con la lista UEFA, Kristensen e Azmoun già non ci sono. Mi piacerebbe che la gente lo capisse, ma va bene anche così. Noi sappiamo cosa possiamo fare e penso che non possiamo prendere nessun altro oltre il difensore. Non ci sarà Ndicka il 3 gennaio così come Smalling al 100%, Mancini è infortunato e diffidato, Llorente resiste: è questa la nostra grande difficoltà. Io penso che alla fine sarà possibile fare qualcosa".
Domenica la Roma non ha parlato, ci può dire perchè? A che punto è Sanches?
Abbiamo parlato tanto. Renato Sanches gioca domani. Ha lavorato due settimane di fila senza giocare, ha avuto modo di lavorare. Spero che la sua intensità aumenta. È un po’ frenato dalle paure degli infortuni. Spero che l’emozione della partita lo faccia andare dall’altro lato, altrimenti è dura giocare partite di livello e intensità. Domani è un giorno importante per lui. Sa che gioca.
L'amore di questa tifoseria la sta convincendo a restare per un futuro insieme?
Io devo pensare al futuro insieme? Io? Io non devo pensare niente. Nella mia testa ho tutto chiaro. Le dimostrazioni mi emozionano, creano più empatia con i tifosi. Ma non devono farlo per me. Sono i giocatori che devono sentire l’appoggio. Ma ovviamente li ringrazio. Io ho fatto il raccattapalle tante volte e ho consegnato bigliettini.
Nel momento in cui hai visto Dybala alzare la mano cosa hai pensato?
L’assenza di Dybala si è sentita subito anche nella partita. C’è una partita con Dybala e una senza. Con Dybala la Fiorentina non era in grado di pressare. Senza di lui dovremo fare diversamente. Avremo Belotti, Pellegrini, El Shaarawy. Cherubini e Joao Costa sono creativi e veloci, domani saranno in panchina. Lo sappiamo che senza Paulo non sarà lo stesso. Giocheremo a 4? Più o meno sì, Celik e Karsdorp dallo stesso lato.
Come stanno gli infortunati?
Dura per Spinazzola e per Azmoun recuperare per il Bologna, ma la speranza c’è. Mancini giocherà, ha un problema importante oggi ma giocherà. Si deve rompere entrambe le gambe per non giocare. Lui è diverso da chi si tira indietro per un'unghia rotta. Pellegrini e Paredes disponibili domani. Dopo hanno lavorato con la squadra. Cristante anche.