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Roma, Mourinho: 'Non ho dubbi, voglio restare tra le difficoltà. Mancini gioca col Napoli'
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Il mondo del calcio si è diviso sulla Superlega. Qual è il suo pensiero?
“Io sono allenatore della Roma e la posizione della Roma è anche la mia. Non commenterò, ho tanta esperienza nel calcio e l’ho vissuto in differenti momenti ma non voglio nessuna analisi o pubblica. La posizione della Roma è chiara e io sono l’allenatore della Roma”.
Il Napoli rimane sempre una delle squadre con i valori tecnici più alti di questo campionato.
“Certo sono i campioni con merito e hanno vinto in modo molto chiaro l’anno scorso. Hanno perso un giocatore e ne hanno perso tanti. Sono la stessa squadra. Hanno perso un bravissimo allenatore però hanno un mister con esperienza di calcio e di Napoli. Hai detto bene, i risultati sono diversi. L’anno scorso a questo punto non avevano perso però sono la stessa gente e hanno lo stesso potenziale. Hanno una panchina con tante soluzioni. Il Napoli è il Napoli”.
Come sta Mancini. Kumbulla verrà convocato?
“Kumbulla non andrà neanche in panchina. Procede bene il recupero, non è successo nulla ma ha bisogno di riposo e oggi non si è allenato. Forse tornerà in panchina con la Juventus. Paulo va bene sta recuperando nei tempi stabiliti ma domani sarà fuori. Mancini si è allenato oggi per la prima volta ma gioca domani. Se non ha triple fratture nella tibia gioca e la squadra ha bisogno di lui e gioca domani. Il recupero di Aouar è lontano. Smalling deve ancora tornare in campo, neanche allenamenti individuali. Manca tanto”.
Cosa la spinge a voler rimanere alla Roma tra le incertezze sul prossimo ds, le difficoltà anche del Fair play finanziario...
"Il motivo è esattamente tutto questo. Magari se pensavo a tutto questo, alle frustrazioni, ho voluto lasciare chiarezza in questo. La gente voleva sapere magari, poteva avere dubbi ma io sono stato diretto e onesto da subito. Quando ho avuto possibilità ho informato subito la Roma, come a dicembre per la possibilità del Portogallo. Dopo la finale di Budapest ho parlato della situazione dell'Arabia con la proprietà e ho deciso di restare qui. Adesso, con la stessa sincerità dico che voglio rimanere qui, non ho dubbi e non voglio più parlare di questa situazione qui"
Dove possono migliorare Lukaku e Osimhen?
“Sono due attaccanti fortissimi diversi tra loro. Uno si abbassa di più e crea intesa con i colleghi. L’altro è più diretto e più di profondità. Sono due bravissimi giocatori e la Serie A deve essere felice di avere entrambi. Potrebbero giocare in altri campionati. Sono due top, non c’è storia. Drogba era diverso da loro. Difficile paragonare, non mi è mai piaciuto fare queste cose. Osimhen è il miglior giocatore africano e Drogba lo è stato. Lukaku ha i genitori africani però è europeo e non rientra in quella classifica. Stiamo parlando di top player”.