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Roma, Mourinho: 'Io la stanchezza la sento dopo le partite, qualche mio giocatore prima. L'ho capito subito...'
Mancate energie dovute al fatto che si è giocato giovedì?
"Un po' tutto. Basta guardare uno o due minuti il body language di qualche giocatore e capisci subito che non c'era né intensità né forza mentale. Questa partita se ci fossero stati trenta minuti di gioco reale si sarebbe giocato fino a mezzanotte. Loro sono forti in questo".
Cosa è mancato?
"Anche il ritmo della palla. Passaggi facili, lenti. Abbiamo avuto più possesso palla senza aggressione e senza intensità. Era una partita al massimo delle sue potenzialità contro una squadra un po' in difficoltà. Non possiamo scegliere le partite, giovedì è importante, domenica è importante e quella dopo anche. Sappiamo che non è facile però giocare domenica fuori casa dopo aver giocato giovedì. Abbiamo perso a Verona e a Venezia e pareggiato oggi ma dobbiamo avere uno spirito diverso. Anche io sono stanco ma la stanchezza la sento dopo la partita".
Zaniolo?
"L'ho visto molto bene dal punto di vista emozionale. Ho detto a lui che l'Udinese è una squadra che ti fa prendere dei gialli e devi essere molto intelligente e controllato. Come loro cercano di destabilizzare è molto difficile. Dopo l'esperienza di Zaniolo con Di Bello che prende due gialli contro l'Inter mi faceva paura. Penso sia per questo che non è giocato bene. Ha giocato un po' condizionato ma comunque ha fatto bene".
Pellegrini?
"Mi ha convinto ma mi è mancato davanti. Avevo bisogno un po' più di creazione bassa. Avevo bisogno di un attaccante in più per non dare superiorità ai centrali dell'Udinese".