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Roma, Mourinho: 'Insulti a Stankovic? Ho difeso un amico, l'istinto dei tifosi andava corretto'
"Nel primo tempo lo 0-0 è stato una frustrazione, abbiamo creato gioco e avuto due occasioni limpide. In superiorità numerica è più facile, magari non abbiamo avuto l'ambizione di cercare subito di chiuderla, facendoli avvicinare all'area anche se non hanno creato pericoli. Poi abbiamo cambiato, con Solbakken che dava freschezza, e quando Dybala si è accentrato abbiamo avuto più palle-gol. Sono tre punti importanti, ne avevamo bisogno dopo le ultime due sconfitte".
WIJNALDUM - "Sentivo che questo tipo di prestazione era in arrivo da parte di Gini, la sua è stata un'evoluzione progressiva, con qualità e pazienza. Bene anche Llorente, abbiamo lavorato con lui e Smalling per due settimane grazie alle Nazionali che non li hanno chiamati e sono soddisfatto".
DIFESA - "Di solito penso sempre a far giocare i migliori, io mi chiedo sempre se vale la pena adattare i giocatori in ruoli non loro e questo era il caso di Celik. Lo può fare? Sì, ma non giustificava una scelta di questo tipo. Llorente ci dà qualcosa di più in costruzione, ha sbagliato solo una situazione con Spinazzola sull'occasione di Léris".
DIFESA A STANKOVIC - "L'ho fatto per un grande amico, ma lo farei per chiunque, sono stato insultato in diversi stadi del mondo e ho eretto intorno a me un muro, penso che Deki abbia fatto lo stesso ma comunque non è bello e ho pensato di correggere l'istinto di alcuni tifosi".
FUTURO - "I Friedkin allo stadio? La Roma è il loro club, possono venire quando vogliono! Io lavoro per loro e sono felice di aver vinto, ora parliamo della prossima partita".