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Roma, Mourinho: 'Dybala c'è col Betis, vediamo per Pellegrini. La coppia Abraham-Belotti...'
Come sta Dybala?
"Bene, Dybala gioca. Giochiamo con una squadra con un grande allenatore e con una filosofia propria. Una squadra che ha vinto e con giocatori di esperienza e nazionale. Sarà una partita difficile anche per loro, undici contro undici con 60mila tifosi. La prossima settimana a Siviglia i loro tifosi giocano un ruolo importante. Io mi fido dei miei undici e dei nostri 60mila tifosi".
Domani Zalewski giocherà?
“Zalewski può fare diversi ruoli e si è trasformato in un giocatore bravo. Gioca in una nazionale di livello alto in questa posizione. E’ un giocatore importante per noi”.
Il record di vittorie in Europa e il sorpasso possibile a Ferguson è uno stimolo?
"Non è uno stimolo in più. Sono orgoglioso delle 106 vittorie. Se la 107 arriva sono sempre orgoglioso della mia carriera. Questa è una cosa che penserò quando finirò la carriera. Ora la cosa più importante è vincere la prossima partita che è di livello molto alto. Voglio vincere perché abbiamo bisogno di punti e ne abbiamo solo tre e non bastano".
Si può giocare anche con due punte?
"I giocatori bravi possono giocare insieme, non è mai un problema. Lo è per gli allenatori trovare il modo di farli giocare insieme. Per fare un altro esempio, all'inizio per tanti di voi, principalmente quei fenomeni che parlano in radio e non vengono mai qui, sembrava impossibile far giocare insieme Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham. Purtroppo per gli infortuni lo abbiamo fatto poco, ma quando lo abbiamo fatto la cosa ha funzionato. La questione è trovare un modo e il momento di farlo, ma per una squadra giocare contro una buona Roma, perché serve una buona Roma, con Tammy e Belotti insieme non è facile".
È un'opportunità?
"Ogni partita è un'opportunità, non voglio dire chi giocherà domani. In questo momento il Betis è una squadra con una ricchezza di soluzioni, con tanti giocatori, non sappiamo se faranno dei cambi rispetto al campionato. Come il mio collega non dirà chi giocherà, io non faccio commentare sulla nostra squadra. È una gara difficile, 11 contro 11 più 60mila".
Perché Zaniolo segna molto di più in Europa che in Serie A?
“Zaniolo è un giocatore di cui gli avversari si preoccupano, non è egoista anche se il suo modo di giocare sembra dica il contrario. Non risparmia mai energie, dà tutto per la squadra e lavora tanto per noi. E’ veramente importante per noi. Se si segna di meno o di più per me non è drammatico. Forse in Serie A le squadre hanno un livello superiore rispetto ai club trovati in Conference ed Europa League”
Quanto è contato vincere contro l'Inter a San Siro?
"I 4 punti che abbiamo preso con Inter e Juventus paragonando all'anno scorso abbiamo perso 4 punti rispetto all'anno scorso con Atalanta e Udinese. In questo quadro non abbiamo perso niente. Però è importante arrivare in questi stadi e fare risultato perché è un feeling diverso e ne abbiamo parlato prima della partita. La sconfitta contro l'Atalanta abbiamo perso la partita ma siamo usciti superiori. Prima della partita contro l'Inter ho messo sul tavolo questa questione. Possiamo vincere o perdere ma dobbiamo uscire con una sensazione di superiorità. I giocatori hanno preso questo con le due mani ed hanno fatto una buona partita. Sono punti che per noi portano qualcosa in più. Mancini è un trascinatore ed è capace di dire certe frasi nel momento giusto".
Come sta Pellegrini. E come è seguire la partita dal pullman?
"Mi piaceva sentire il rumore dello stadio, si capiva quando era gol della Roma o dell'Inter. Se si soffre di più sul Van o in panchina? Peggio sul Van. Pellegrini dobbiamo ancora sentire lui. Sa che è una partita fondamentale e io lo conosco bene. Se lui dice no è no, se lui dice sì vuol dire che lui sta bene. La fiducia è altissima e aspetto lui. Più del dipartimento medica sento lui".