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Roma, Mourinho: 'Abbiamo sacrificato la Serie A per arrivare in finale, ce la meritiamo. Da Abraham voglio di più'
Josè Mourinho riporta la Roma in finale di una competizione europea 31 anni dopo l’ultima volta. Ma dopo la vittoria con il Leicester è stremato: “Sono stanco, voglio andare a casa. È una vittoria della famiglia in panchina e di tutto lo stadio - ha detto a Sky - l’empatia che c’è in questa squadra è il nostro merito più grande. Abbiamo fatto una grande partita, Rui Patricio ha fatto due parate in 180 minuti contro una squadra di Premier League; la squadra è straordinaria e merita queste emozioni. Abbiamo fatto un percorso fantastico che ci è costato anche qualche punto in campionato, ma ora vogliamo vincere la finale.
MENTALITA’ - “Siamo una squadra che rischia e pressa, ma non si può fare per novanta minuti. Ci siamo abbassati con un 3-5-1-1 e senza Mkhitaryan non era facile giocare bene in mezzo: i sostituti hanno caratteristiche diverse”.
ABRAHAM - “Mi rifiuto di parlare bene di lui, può fare meglio e lo sa. Ha grandi potenzialità, da lui voglio sempre di più”. Il finale è dedicato ad Ancelotti: “Voglio fare i complimenti a Carletto che è arrivato in finale”.