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    Roma, Mourinho: 'Non esiste una seconda squadra. Con lo Zorya però riposeranno in tanti'

    Roma, Mourinho: 'Non esiste una seconda squadra. Con lo Zorya però riposeranno in tanti'

    La Roma torna in Europa e prova a mettere alle spalle il derby. Domani i giallorossi sfideranno lo Zorya, squadra ucraina. Ecco le parole di Josè Mourinho in una conferenza difficoltosa tra ritardo dell'aereo e le incomprensioni con la traduttrice


    Una settimana faticosa, che incidenza può avere sulla partita di domani? 
    Ho giocato contro lo Zorya qualche anno fa a dicembre. Le condizioni erano diverse, oggi le condizioni sono molto buone per giocare. Non ho visto la superficie, ma la temperatura è buona per giocare

    Che avversario immagina per domani? 
    Abbiamo analizzato quello che era possibile analizzato. Abbiamo visto i loro preliminari di Europa League, le partite contro il Bodo e le principali di campionato. Non sappiamo se domani cambieranno qualcosa, giocano con un modulo fisso 4-4-2 molto ben lavorato e la squadra organizzata. ci metterà in difficoltà. Vogliamo vincere ma è una squadra che ci può mettere in difficoltà

    Sanno che avete collezionato molti trofei, avete motivazioni per vincere la Conference? 
    Certo, la motivazione te la dà la competizione. Preferisco vincere la Champions, ma stiamo giocando la Conference. Stiamo giocando tanto, l'obiettivo non è il trofeo è vincere domani e finire primi nel girone.

    Vi sentite favoriti? 
    Questa cosa dei favoriti è complessa. Oggi ogni paese ha organizzazione. Non si trovano più differenze così grandi tra paesi. Sarà la quarta diversa con cui gioco qui e non è mai stata una partita facile. Domani non sarà facile, la squadra è organizzata con un 4-4-4-2 fisso e i giocatori sanno quello che devono fare. Dovremo essere concentrati perché la partita non ha niente di semplice.

    Farete turnover? 
    I cambi sono una cosa, la seconda squadra è un altro. Non esiste il concetto di seconda squadra. Abbiamo la necessità di far riposare alcuni giocatori e dobbiamo dare l'opportunità a chi ha giocato meno di scendere in campo. L'obiettivo è vincere.




     

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