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Roma, Mourinho: 'Non parlo di mercato, ci paragonate all'Inter...' VIDEO
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Dopo un passo falso, ha bisogno di vedere la partita di domani o ha già capito cos'è successo?
"Qui è troppo facile entrare in questa dinamica tra euforia e depressione. Mi avete visto euforico un minuto in due mesi, in quell'esultanza per una partita speciale. Mi avete visto sempre equilibrato in due mesi e adesso non mi vedrai diverso se abbiamo perso una partita. Dopo la partita col Verona forse dovevo parlare dell'arbitro, della pioggia, del campo...magari sono stato troppo onesto quando ho parlato della partita. Siamo tristi ma siamo ancora equilibrati e non cambierò per un risultato o un altro. Sono venuto qui proprio per il mio livello d'esperienza, di maturità, di equilibrio per non andare in euforia per aver vinto 3 partite, non 30 parole mie, né per andare in depressione dopo una sconfitta. Voi cercate di inserirci nel gruppo di squadre che nelle ultime due stagioni hanno fatto 20 punti in più della Roma. L'anno scorso è arrivata 29 punti dall'Inter. Non siamo candidati a niente, solo a vincere la prossima partita".
Che insidie si aspetta da domani e le difficoltà di affrontare l’Udinese?
“Hanno giocato contro una squadra bravissima. Lo schiaffo lo hanno avuto nel risultato no nella prestazione. Quello che hanno fatto contro la Juve o contro il Napoli si vede. Loro sono una squadra solida, se giocano con 5 è diverso da quello del Verona, è un modo diverso di giocare. Hanno stabilità nel loro gioco. Una squadra fisica che ha grande qualità. Secondo me una squadra di livello, sarà difficile per noi”.
L’equilibrio sul quale lei ha puntato, si è un po’ smarrito. Sia col Verona che col Sassuolo avete subito molti tiri in porta? C'è da lavorare? “Dobbiamo lavorare di più altrimenti mi davano 3 mesi di contratto e risolvevo tutti i problemi. Quando dico io parlo di tutti. Per questo ci sono qui 3 anni e non pochi mesi. In 3 mesi puoi dare qualcosa di personale a una squadra se già c’è. Altrimenti ci vuole più tempo. Se le azioni del Sassuolo sono conseguenza anche di ambizione nostra non è un problema per me. Se perdo una partita per la voglia di vincere va bene. Anche i cambi che ho fatto in una partita rotta, quello serve a rompere ancora di più. Quando Pellegrini si sposta stanco con Cristante a centrocampo si può vincere o perdere. Per me questo non è un problema. Per me prendere 3 gol è troppo, se fai 2 gol in trasferta devi vincere, neanche pareggiare. A Verona abbiamo avuto problemi difensivi e offensivi. Non vado con vuoi nei particolari perché magari Gotti vuole sapere i dettagli. Io posso dire che con il Verona abbiamo giocato male. Faraoni ha fatto il gol della vita in un momento in cui la partita poteva tornare, ma non voglio trovare alibi. Abbiamo perso punto. Domani c’è un’altra partita”.
Vina è a disposizione? L’idea di Calafiori è valida o punta al terzino di stabilità?
“Vina non ci sarà domani. Calafiori è valido ma ha 19 anni e poche partite in Serie A. Se tu fai la stessa domanda alle 4-5 squadre di Serie A. Dai miei terzini mi aspetto un po’ di più di fiducia per giocare. Il ragazzo ha 19 anni con qualità ma poca esperienza. Ha tempo per avere più maturità”.
Vorrei sapere come stanno Cristante e Veretout visto le molte partite ravvicinate?
“In qualche posizione è più facile per fare i cambi con giocatori di qualità ed esperienza. Ci sono altri ruoli dove è più difficile per noi fare questo. Di solito non dico chi gioca o chi no ma per dare una risposta dico che domani ci saranno Cristante e Veretout”.
Questa euforia e depressione riguarda anche i calciatori?
"Io posso solo controllare loro. Né voi né i tifosi. Mi è piaciuta la reazione dopo le vittorie, a parte col Sassuolo ho visto lo spogliatoio equilibrato. E dopo le sconfitte l'ho visto triste come piace a me ma equilibrato. Ora trasformiamo quella tristezza in motivazione. Bisogna mantenere l'equilibrio".